La nuova ricerca ci avvicina alla realizzazione di cyborg.
di Lisa Ovi
Una collaborazione tra ricercatori della Harvard University, University of Surrey e della Yonsei University, ci avvicina ad un futuro in cui i cyborg saranno realtà. Condotto sotto la direzione del Professor Ravi Silva, direttore dell’ATI presso la University of Surrey, del Dr Yunlong Zhao, della University of Surrey e del Professor Charles Lieber della Harvard University, lo studio è stato pubblicato da Nature.
La possibilità di rilevare le attività elettriche delle cellule è il fondamento di molte procedure biomediche, come la mappatura dell’attività cerebrale e la gestione di protesi neurali. Lo sviluppo di nuovi strumenti per l’analisi delle correnti elettriche interne alle cellule capaci di maggiore risoluzione spazio-temporale e ridotta invasività porterà a comprendere più a fondo le attività elettrogeniche nelle cellule e le loro reti nei tessuti, aprendo nuove possibilità per le interfacce uomo-macchina. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno descritto la realizzazione di un array di nanosonde sufficientemente piccole da registrare con chiarezza le attività interne delle cellule cardiache umane e dei neuroni primari.
I ricercatori sono convinti che un’intersezione tra uomini e macchine sia inevitabile nella ricerca di una possibilità di vita più sana e duratura. Le nuove nanosonde flessibili possono misurare segnali intracellulari ad ampiezze paragonabili a quelle ottenute da tecniche di patch clamp evitando danni fatali alle cellule. Le dimensioni e la curvatura del dispositivo ne influenzano, infatti, l’internalizzazione, nonché il segnale di registrazione.
La squadra del dott. Yunlong Zhao sta proseguendo gli studi su nuovi dispositivi di immagazzinamento dell’energia, sonde elettrochimiche, dispositivi bioelettronici, sensori e sistemi elettronici morbidi in 3D. I nuovi sviluppi favoriranno la creazione di interfacce cervello-macchina ad alta risoluzione e la realizzazione di cyborg.
(lo)
