Medicina Traslazionale, i centri specializzati

Proseguiamo l’indagine sulle strutture dedicate alla medicina traslazionale analizzando il Center for Translational Medicine (CTM) di Philadelphia ed il centro per la ricerca traslazionale della Ravitz Foundation, nel Michigan.

di Alessandro Ovi

La ricerca traslazionale è divenuta prioritaria dopo che l’ente governativo statunitense NIH, l’agenzia di ricerca sanitaria del governo statunitense, ha lanciato nel 2006 il programma di finanziamenti CTSA (Clinical and Translational Science Award).
Con più di 50 centri accademici finanziati dal CTSA, sempre più centri di ricerca medica e università stanno trasformando le proprie strutture per farsi competitive e accedere ai finanziamenti della CTSA. Stiamo analizzando centri dedicati alla medicina traslazionale di particolare interesse.

Center for Translational Medicine (CTM)

Il Center for Translational Medicine (CTM) di PhiladelPhia, nasce da una collaborazione tra Philadelphia University e Thomas Jefferson University e fornisce l’infrastruttura, le competenze e le risorse necessarie per tradurre la ricerca su farmaci innovativi e reagenti biologici in sperimentazioni cliniche di Fase 1, nonchè facilitare lo sviluppo di nuove terapie per il trattamento dei pazienti.

Noto per il particolare impegno nel campo delle malattie polmonari, il Centro mira ad arricchire le scoperte scientifiche di base con le esigenze dei medici per i loro pazienti. In prima linea nell’assistenza sanitaria accademica, si concentra sulla ricerca biomedica molecolare di base e sulla sua traduzione nelle forme più efficienti e su misura di diagnosi e trattamento, nonché sulle modalità di prevenzione.

La facoltà del CTM è un team multinazionale di scienziati che applica tecniche all’avanguardia e interdisciplinari per portare le più recenti scoperte scientifiche dal laboratorio alla clinica.
Lo spirito di collaborazione tra i colleghi delle due università si evidenzia in particolare con quelle divisioni e quei centri in cui la facoltà del CTM ha rapporti diretti, come la Fondazione Cardeza per la ricerca ematologica, la divisione di medicina polmonare e terapia intensiva, la divisione di cardiologia, il Jane e Leonard Korman Respiratory Institute, il MitoCare (Centro per la biologia dei mitocondri) e il Kimmel Cancer Center.

La struttura, del CTM è ospite del dipartimento di medicina della Thomas Jefferson University dal 2003, ed è unica nel suo impegno per una ricerca onnicomprensiva. Il suo lavoro è “traslazionale” in quanto sviluppa opportunità di sensibilizzazione capaci di tradurre osservazioni scientifiche condotte nel Centro in indagini cliniche dirette sui pazienti. A tal fine vengono utilizzate una serie di strategie, dallo sviluppo di indicatori genetici per aiutare i medici ad adattare i farmaci e altre terapie ai singoli pazienti. Mentre gran parte della ricerca si concentra su malattie cardiovascolari, del sangue e polmonari, la facoltà e le strutture sono orientate ad aiutare i medici di tutte le specialità a servire al meglio i loro pazienti ed educare gli studenti.

Il Centro per la medicina traslazionale ha prodotto numerosi studenti universitari eccellenti e borsisti post-dottorato. Durante l’anno accademico la facoltà ospita studenti laureati del Jefferson College of Life Sciences (JCLS), che propone programmi di Biochimica e Biologia Molecolare, Sviluppo Biologico e Cellulare. Gli studenti di medicina possono contare inoltre su corsi estivi di ricerca. Laureati e laureandi sono incoraggiati a lavorare con i propri direttori di programma nella gestione delle attività dei laboratori della facoltà del CTM.

Il Centro per la medicina traslazionale conduce ricerche ad ampio campo e multi-focali. Nel campo della cardiologia, per esempio, più laboratori sono impegnati in modelli di malattie cardiache e vascolari. La ricerca si concentra sulla regolazione e sulla segnalazione di molte molecole vitali alla progressione delle malattie del muscolo cardiaco utilizzando nuovi modelli di topo geneticamente modificati o la trasmissione di geni miocardici mediati da virus.

Nel campo della ricerca polmonare, promosso dalla collaborazione con il Jane e Leonard Korman Respiratory Institute, la ricerca spazia dalla patogenesi dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) allo sviluppo di nuovi farmaci per il loro trattamento. All’indagine dei meccanismi con cui la funzione polmonare diminuisce con l’invecchiamento è dedicato il Deshpande Lab, mentre malattia polmonare fibrotica e il ruolo dell’obesità nell’asma sono protagonisti dei del laboratorio estivo. Il Chan Laboratory esplora nuovi strumenti per manipolare l’attività della proteina Akt per il trattamento di numerose malattie polmonari.
Infine, il Wang Laboratory è dedicato allo studio del meccanismo di targeting che influenza il metabolismo osseo e cartilagineo come mezzo per trattare o prevenire osteoporosi e osteoartrite. Sotto la guida di Wang, il Centro è anche leader nella ricerca sullo sviluppo del vettore virale e sui modelli animali di piccole dimensioni.

Ravitz Foundation

Il Centro di ricerca traslazionale della Ravitz Foundation di Kalamazoo, nel Michigan, affianca le operazioni del Rogel Cancer Center dell’Università del Michigan nel promuovere il trattamento del cancro attraverso:
– Una risorsa dedicata alla valutazione di nuove terapie antitumorali in fase iniziale del processo normativo della FD.
– Un supporto nel velocizzare il passaggio delle terapie più promettenti dal laboratorio all’applicazione clinica, per il beneficio dei pazienti.
– Il Centro di ricerca traslazionale della Fondazione Ravitz focalizzato su prove cliniche di Fase 1.

La ricerca traslazionale Ravitz è aperta a studi clinici per tutti i tipi di cancro. I pazienti che volontariamente partecipano agli studi clinici di Fase 1 sono in grado di partecipare a questi studi in uno spazio centralizzato, monitorati da vicino da medici universitari, infermieri di ricerca e responsabili dei dati, tutti specificamente dedicati al centro.
L’unità di Fase 1, che si trova al secondo piano del centro oncologico, offre cinque sedie e un letto per infusione nonché strutture per il monitoraggio specialistico dei pazienti.

Sotto la guida di Rashmi Chugh, M.D., direttore medico del Centro di ricerca traslazionale della Fondazione Ravitz, le risorse del centro sono a disposizione di ricercatori del Cancer Center Rogel dell’Università del Michigan, nonché di altre istituzioni accademiche ed aziende farmaceutiche e biotecnologiche. Medici e ricercatori sono riuniti in un unico spazio, con accesso ad un laboratorio attrezzato che offre un ampio spettro di servizi dedicati alla valutazione dell’impatto biologico delle potenziali terapie utilizzate nella clinica.

Ad ulteriore vantaggio per l’ambiente collaborativo del Centro di ricerca traslazionale della Fondazione Ravitz, i processi regolatori e contrattuali sono, qui, semplificati. Quando un ricercatore avvia un nuovo studio con il centro, il processo di revisione del protocollo viene gestito contemporaneamente ai negoziati sui servizi di studio. Questo processo, in gran parte gestito elettronicamente, può essere completato in modo efficiente in circa due mesi.

Con un occhio di riguardo per la complessità dell’esperienza del cancro, il centro si propone come occasione di supporto non solo per il paziente, ma anche per la famiglia intera, con programmi dedicati al benessere di tutte gli individui coinvolti. I famigliari, come i pazienti possono usufruire del supporto di specialisti in psichiatria, gestione delle finanze, alimentazione, arte-terapia, ed altri campi.

La capacità di coniugare ricerca ed applicazioni cliniche nonché sostenere il paziente in ogni fase della malattia rendono il Rogel Cancer Center uno dei migliori esempi di centri all’avanguardia nel campo della ricerca traslazionale.

Immagine: Il Center for Translational Medicine (CTM) nasce da una collaborazione tra Philadelphia University e Thomas Jefferson University

(lo)

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