Un nuovo cerotto diagnostico

Ricercatori realizzano un cerotto dotato di minuscoli, impercettibili aghi capaci di raccogliere liquidi organici su cui condurre test diagnostici.

di MIT Technology Review Italia

Ricercatori descrivono su ACS Publications come hanno realizzato un patch test indolore capace di produrre diagnosi raccogliendo liquido interstiziale per mezzo di minuscoli aghi.
La ricerca è stata diretta da Srikanth Singamaneni, professore di ingegneri meccanica e science dei materiali presso la Washington University in St.Louis, e da Mark Prausnitz, professore di ingegneri chimica e biomedica del Georgia Institute of Technology.

Il sangue è il più ricco, ma non l’unico liquido organico veicolo dei biomarcatori necessari a formulare diagnosi. Il liquido interstiziale è un fluido incolore che riempie gli spazi tra le cellule del corpo ed è portatore non solo di alcuni degli stessi biomarcatori che si possono trovare nel sangue, ma anche di alcuni in esso non presenti. A differenza del sangue, la sua analisi non è complicata da processi di coagulo.

Sostituire complessi processi diagnostici e terapeutici con dispositivi da applicare alla pelle e semplici come cerotti, è un’ambizione di molti ricercatori. Francesca Santoro, tra le vincitrici del premio TR35 2018, proponeva un cerotto solare capace di accelerare il processo di guarigione delle ferite.

Il nuovo cerotto diagnostico è munito di nove microaghi del diametro di un capello umano e non più lunghi di 1 mm, che permettono di raccogliere il liquido interstiziale direttamente attraverso la pelle. Il fluido viene quindi sottoposto a processi di estrazione dei biomarcatori, centrifugazione ed analisi. Obbiettivo dei ricercatori è stato ottimizzare la procedura di modo da poter analizzare il materiale per mezzo di una tecnica chiamata Spettroscopia Raman amplificata da superfici (SERS), grazie alla quale le molecole di un campione possono essere identificate e conteggiate osservando come i nanomateriali diffondono la luce.

Il nuovo dispositivo potrebbe semplificare molte procedure diagnostiche e portare sollievo a quei pazienti che non amano sottoporsi a prelievi del sangue.

(lo)

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