L’automazione di rete

Secondo una recente inchiesta sulle aziende EMEA, l’automazione di rete porterà efficienza, sicurezza e innovazione nei servizi, anche si vi è ancora parecchio lavoro da fare.

di MIT Technology Review Italia

Juniper Networks, che opera nel campo delle reti scalabili, automatizzate e sicure, ha reso noti i risultati di una ricerca indipendente sullo stato delle strategie e dei progetti di automazione di rete nell’area EMEA (acronimo dell’inglese Europe, Middle East, Africa)  e sulle aspirazioni delle aziende per i prossimi due anni. 

La ricerca, realizzata nell’estate 2017 da IDC, società di ricerche di mercato, consulenza ed eventi in ambito IT e innovazione digitale, ha studiato gli approcci e i piani di diverse tipologie di organizzazione in Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Arabia Saudita. 

Sono state intervistate telefonicamente 600 organizzazioni con più di 1.000 dipendenti tra luglio e agosto 2017: 540 aziende e 60 service provider di Francia, Germania, Italia, Olanda, Arabia Saudita e Regno Unito. Gli intervistati erano professionisti IT, responsabili della progettazione e gestione delle architetture di rete e della sicurezza  di data center, installazioni storage e server.

Tra il 58 e il 61 per cento degli intervistati hanno dichiarato che adotteranno qualche forma di automazione in diverse aree di rete nei prossimi due anni. I risultati dell’indagine suggeriscono che l’automazione di rete oggi è una priorità strategica per molte organizzazioni.

I punti forti della ricerca

I tre principali driver per l’adozione dell’automazione di rete sono la maggiore efficienza operativa (43 per cento), l’implementazione di servizi innovativi (41 per cento) e la maggiore sicurezza (34 per cento).

Considerando i benefici per il business derivanti dall’automazione di rete, gli intervistati hanno citato la riduzione degli errori umani (44 per cento), i minori costi (43 per cento) e i maggiori livelli di sicurezza (39 per cento), come motivazione primaria per la scelta.

Nonostante i chiari vantaggi percepiti dagli intervistati, emerge comunque la necessità di muoversi con cautela. I tre principali ostacoli sono le preoccupazioni per la sicurezza (41 per cento), una curva di apprendimento ripida (39 per cento) e le spese iniziali (38 per cento).

Si evidenzia una interessante dicotomia sui rischi e benefici percepiti dell’automazione di rete. In particolare, le aspettative e le preoccupazioni legate alla sicurezza hanno lo stesso peso tra gli intervistati. Se alcuni sono fiduciosi sul fatto che la riduzione degli errori umani nella implementazione e gestione della sicurezza garantisca maggiore protezione a dati e utenti, altri temono che con l’automazione l’IT perda il controllo sui dispositivi e sui dati che erano precedentemente protetti.

La ricerca suggerisce inoltre che vi sia ancora parecchio lavoro da fare per le aziende EMEA. Il 46 per cento degli intervistati ritiene che l’automazione di rete non sia ancora adeguatamente in linea con la strategia di trasformazione dell’organizzazione.

Alcune dichiarazioni dei protagonisti

Chris Barnard, vice president, European Telecoms & Networks, IDC, ha rilevato che «con l’adozione della trasformazione digitale, alimentata dalla 3ª Piattaforma (cloud, mobilità, big data e social) molte organizzazioni cambiano radicalmente tecnologie e modello di business», aggiungendo che «bisogni sempre più esasperati di velocità, scalabilità e sicurezza spingono le organizzazioni ad automatizzare i processi manuali nelle loro reti, che rappresentano le fondamenta del digital business. Tuttavia, per evitare possibili problemi, le aziende dovranno allineare con attenzione capacità tecniche e obiettivi di business e selezionare partner tecnologici con competenze solide e documentate nell’automazione».

A sua volta, Marcus Jewell, senior vice president and general manager EMEA at Juniper Networks, ha rilevato come «i risultati di questa ricerca siano perfettamente in linea con ciò che sentiamo e vediamo ogni giorno con i nostri clienti dell’area Emea», concludendo come «i progetti migliori siano quelli che considerano l’automazione di rete quale una componente fondamentale dell’infrastruttura di trasformazione digitale di un’organizzazione, quella che permette di introdurre agilità dinamica e capacità di innovazione e di adottare il cambiamento continuo dei sistemi e dei processi».

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