He Jiankui voleva diventare famoso, ma non così probabilmente.
di Antonio Regalado
Gli editori di Time hanno inserito il creatore dei primi bambini geneticamente modificati sulla propria lista delle “100 persone più influenti” al mondo per il 2019, chiedendo però a Jennifer Doudna, una delle inventrici del CRISPR, di scrivere il suo profilo. Non è un’ammiratrice dell’operato di He.
Lo scorso novembre, He ha svelato di aver creato due gemelle dal genoma modificato con lo strumento di gene-editing denominato CRISPR. Credeva di divenire un eroe della scienza, magari di vincere un premio Nobel. “Purtroppo, ha avuto esattamente ciò che desiderava,” dichiara il genetista Leonid Kruglyak alla notizia dell’inclusione di He sulla lista del Time, tra cui spiccano nomi come Ariana Grande, cantante, e Rami Malek, attore.
È difficile negare la notorietà di He — il suo esperimento ha fatto notizia per settimane, ma il Time vi ha dato la propria caratterizzazione chiedendo il contributo della Doudna, biochimica della University of California, ricercatrice che oltre a sviluppare il CRISPR, nel 2015 lanciò una campagna di allarme contro il suo utilizzo per la creazione di bambini su misura.
Nel suo commento, la Doudna non si pone freni, descrive il progetto di He come “pericolosi esperimenti sulle bambine”, una prova del fatto che “la manipolazione di embrioni umani è estremamente facile da farsi, ma difficile da condurre bene,” il risultato di una decisione che “sarà probabilmente ricordata come uno dei peggiori utilizzi di uno strumento scientifico nella storia.”
Una delle domande sullo scandalo delle bambine modificate con il CRISPR è quanto incoraggiamento e supporto He possa aver ricevuto da scienziati statunitensi. La Stanford ha recentemente esonerato i propri professori dalla responsabilità di non aver lanciato l’allarme sui progetti di He dopo che questi si confidò con loro.
Immagine: Time
(lo)
