Terapia genetica rigenera i nervi

Per la prima volta, ricercatori sono riusciti a stimolare la rigenerazione di fibre neurali e la sopravvivenza di cellule neuronali.

di MIT Technology Review Italia

Brain riporta i risultati di una collaborazione tra ricercatori del Netherlands Institute for Neuroscience (NIN) e del Leiden University Medical Center (LUMC).
I ricercatori hanno dimostrato che l’utilizzo della terapia genetica, in combinazione con la chirurgia, può accelerare la guarigione dopo traumi neurali. Per la prima volta, i ricercatori sono riusciti a stimolare a distanza la rigenerazione di fibre neurali e la sopravvivenza di cellule neuronali.

I nervi del collo possono essere strappati dalla colonna vertebrale a causa di un incidente stradale o durante la nascita, provocando la perdita del controllo delle funzioni delle braccia. Esistono procedure chirurgiche che mirano a riparare i danni, ma ad operazione compiuta sta alle fibre neurali coprire la distanza che li separa, svariati centimetri, dai muscoli e dalle cellule neurali da cui nuove fibre dovranno essere rigenerate. Molte vanno perdute e il recupero delle funzioni delle braccia ne è compromesso.

Secondo gli studi condotti dai ricercatori su ratti, molte di queste cellule neurali possono essere salvate grazie ad una combinazione di neurochirurgia e terapia genetica capace di stimolare la crescita delle fibre nervose in direzione dei muscoli. I ricercatori hanno utilizzato una terapia genetica regolabile associata ad un fattore per la crescita che può essere attivato o disattivato grazie ad un comune antibiotico. La possibilità di disattivare il fattore per la crescita quando non più necessario avrebbe favorito Secondo Ruben Eggers del NIN, “La possibilità di disattivare il fattore della crescita quando non più necessario, ha favorito non poco la rigenerazione di nuove fibre neurali in direzione dei muscoli.”

In previsione del rischio che il sistema immunitario possa riconoscere e rimuovere il gene switch, i ricercatori ne hanno sviluppata una versione occulta, uno ‘stealth switch’. Come spiega il professor Joost Verhaagen (NIN): “L’utilizzo di uno stealth switch rende la terapia genetica più sicura.”
Per quanto l’abilità di disattivare l’azione terapeutica di un gene rappresenti un grosso passo avanti, i risultati non sono ancora pronti all’uso su pazienti umani, in quanto i ricercatori trovano ancora piccoli quantitativi di gene attivo a disattivazione avvenuta. Le ricerche, finanziate da Wings for Life, proseguono.

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