Come si diffonde l’Alzheimer nel cervello

Pubblicate nuove scoperte sulla malattia che colpisce circa 47 milioni di individui nel mondo occidentale.

di MIT Technology Review Italia

L’Alzheimer è una delle principali cause di demenza al mondo, ma rimane senza cura. Provocata da un progressivo accumulo di due proteine anomale, chiamate beta-amiloide e tau, provoca la morte dei neuroni e delle loro connessioni. Fa solitamente la sua prima comparsa nei centri della memoria del cervello.

Ricercatori della University of Cambridge, GB, hanno dimostrato come la malattia progredisca, poi, trasmettendosi lungo le connessioni esistenti tra i neuroni, secondo un processo chiamato ‘diffusione trans-neuronale’, di cui si aveva finora dimostrazione solo nei topi.

Recenti progressi tecnologici hanno permesso ai ricercatori, guidati dal Dr. Thomas Cope, Department of Clinical Neurosciences, University of Cambridge, di mettere a confronto diverse teorie combinando sue tecniche di imaging: PET (Tomografia ad Emissione di Positroni) e RMF (Risonanza Magnetica Funzionale). L’utilizzo della PET ha permesso di mappare e quantificare la presenza di tau in pazienti viventi, mentre la RMF ha permesso di osservare le attività di regioni del cervello connesse tra loro. I due dati, combinati, hanno fornito ai ricercatori un quadro della relazione esistente tra connessioni del cervello e distribuzione delle proteine anomale in pazienti umani affetti da Alzheimer.

Uno studio matematico dei risultati ha confermato l’ipotesi della diffusione trans-neuronale: come un virus influenzale si muove tra la popolazione, la tau si accumula in particolare nelle aree del cervello più dotate di connessioni, ovvero con più ‘amici’. I ricercatori hanno anche reso evidente il fatto che l’accumulo di tau conduca ad una diminuzione progressiva di connessioni nel cervello, con il risultato che quelle rimanenti appaiono del tutto casuali.

(LO)

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