La ESA testa un nuovo genere di carburante

Una nuova missione Esa studierà in condizioni di gravità zero il potenziale di un nuovo genere di fuoco.

di Lisa Ovi

Le elevate prestazioni dei carburanti ottenuti dal petrolio sono dovute ad una densità energetica particolarmente elevata. “Nonostante tutti i progressi fatti con le auto elettriche, ancora non eguagliano l’efficienza energetica ottenuta con le tradizionali auto a benzina”, spiega Antonio Verga dell’ESA, “Se non vogliamo perdere efficienza, servono alternative.”

A fine mese, il razzo Texus 56 verrà lanciato da Esrange, in Svezia, per raggiungere un’altezza di 260 km, da cui ricadrà verso a terra offrendo ai ricercatori sei minuti di gravità zero in cui studiare un nuovo tipo di fuoco generato dalla combustione della polvere di metallo. Il nuovo esperimento prende il nome di Perwaves.

Viene chiamato ‘combustione discreta’ quel fenomeno che induce un quantitativo di combustibile a prendere fuoco e bruciare a causa del solo calore generato da altri elementi in fiamme nelle sue vicinanze. A differenza dei fuochi tradizionali che bruciano un combustibile nel suo insieme, un fuoco discreto si diffonderà saltando da una fonte di carburante all’altra. Ci sono pochissimi esempi di fuochi discreti sulla Terra. Tra questi si possono citare le stelle filanti utilizzate per Capodanno, o quegli incendi boschivi in cui gli alberi bruciano uno alla volta, ciascun albero coinvolto solo quando il calore generato dagli alberi tutt’attorno raggiunge la temperatura necessaria alla combustione.

I metalli hanno un’alta densità energetica, ma non prendono fuoco facilmente, se non in polvere ed a combustione discreta. Scopo dell’esperimento Perwaves sarà raccogliere i dati necessari a trovare la miscela ideale di ossigeno e polvere di metallo, nonché la dimensione ideale della polvere di metallo, per creare le migliori condizioni di combustione. Dando fuoco alla polvere di metallo durante il volo, i ricercatori potranno studiarne la combustione in uno spazio chiuso dove l’assenza di gravità ne permetterà la sospensione a distanza uniforme, cosa impossibile sulla Terra dove la polvere si raggruppa in mucchietti a causa della gravità. I risultati dell’esperimento verranno analizzati per creare modelli di combustione discreta ideale.

L’esperimento Perwaves è stato ideato e progettato dalla McGill University di Montreal. La combustione dei metalli non rilascia anidride carbonica. In caso si bruci polvere di ferro, per esempio, l’unico prodotto di scarto è la ruggine, che può essere facilmente riciclata in nuova polvere di metallo.

(lo)

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