La Gran Bretagna punta alle zero emissioni entro il 2050

Si tratta dell’obiettivo più ambizioso sinora dichiarato tra le principali economie del globo.

di Charlotte Jee

Il governo britannico si è posto l’obiettivo di raggiungere le “net” zero emissioni di gas serra entro il 2050. “Net” zero significa bilanciare le emissioni con le tecnologie di sequestro dell’anidride carbonica e politiche di compensazione del carbonio. Una legge del 2008 aveva già avviato il Regno Unito ad una riduzione dell’80% delle emissioni entro il 2050, ma la legge verrà aggiornata con il nuovo e più ambizioso obiettivo. Altri paesi hanno osato anche di più, come la Finlandia che si è prefissata di raggiungere il traguardo entro il 2035, o la Norvegia, che punta al 2030.

Non sarà facile. Il Regno Unito era già a regime sul traguardo precedente, più semplice. Il nuovo obiettivo richiederà cambiamenti radicali nell’economia del paese ed un impegno notevole da parte dei politici del paese, già in crisi per Brexit.
Un recente rapporto, stilato dalla britannica Committee on Climate Change, ben descrive i cambiamenti necessari, tra cui figura la graduale eliminazione di ogni nuova auto a benzina sia verde che diesel entro il 2035, nonché alimentare ogni abitazione con fonti energetiche alternative a basso impatto ambientale invece che a gas.

Nonostante la natura ambiziosa del piano, c’è chi crede che non sia comunque abbastanza. Secondo il gruppo ambientalista Extinction Rebellion, nel 2050 sarà troppo tardi. Ha lodato le intenzioni del piano, ma ha dichiarato al Guardian che “cercare di scaricare la responsabilità sui paesi in via di sviluppo con un programma internazionale di crediti mina alla base l’impegno preso.”

il Regno Unito, responsabile dell’1.2% delle emissioni globali, non è paragonabile a Cina e USA, tra tutte e due responsabili del 40% delle emissioni globali. Se ci deve essere una speranza di ridurre drasticamente le emissioni e così evitare che il pianeta si riscaldi di quel 1.5 °C in più, questi due giganti dovranno fare la propria parte.

Immagine: AP / MIT Technology Review Italia

(lo)

Related Posts
Total
0
Share