I robot sono generalmente realizzati in metallo e funzionano con dei motori, quindi possono facilmente surriscaldarsi e andare in tilt; per evitare questo problema, i ricercatori della Cornell University hanno creato una mano robotica che può raffreddarsi nel modo più naturale possibile, sudando.
di Charlotte Jee
La mano è composta da tre dita vuote stampate in 3D a base di idrogel. Ogni dito è pieno d’acqua e coperto da uno strato superficiale di micropori. I pori rimangono chiusi a temperature normali, ma quando si superano i 30° C, lo strato superficiale si espande, consentendo ai pori di aprirsi e “sudare” l’acqua, raffreddando il robot. Le dita sono tre volte più efficienti degli umani nella sudorazione, affermano i ricercatori in un articolo su Science Robotics.
Questa novità potrebbe consentire ai robot di funzionare più a lungo e in ambienti in cui non è possibile raffreddarli con ventole o unità di condizionamento dell’aria.
Tuttavia, ci sono degli aspetti negativi: al momento non c’è modo di rabboccare i livelli del fluido e l’umidità aggiunta può degradare la capacità dei robot di afferrare gli oggetti. Inoltre, almeno a oggi, questo robot è un modello estremamente semplice, con funzionalità limitate.
(rp)