Un drone con piume d’uccello

David Lentink e i colleghi di Stanford hanno creato il primo robot volante con ali morbide e piumate, in grado di muoversi agilmente e di resistere a velocità del vento più elevate rispetto ai droni rigidi.

di Charlotte Jee

I robotisti hanno studiato il volo degli uccelli per anni, ma non sono ancora riusciti con successo a far volare un drone nello stesso modo. I ricercatori ci sono riusciti. I dettagli dei loro studi sono stati pubblicati in due articoli separati in “Science Robotics” e “Science”.

David Lentink e i suoi colleghi dell’Università di Stanfordi hanno condotto delle ricerche sugli scheletri e le piume dei piccioni comuni, particolarmente bravi a volare in condizioni turbolente. Hanno scoperto che questi animali controllano il volo attraverso circa 40 piume simili a velcro, usando quattro articolazioni “da polso” e “da dito” per guidare i loro movimenti. 

I ricercatori hanno ricreato la stessa meccanica in un drone a elica. Il “corpo” del drone è un telaio in schiuma con un GPS incorporato e un ricevitore di controllo remoto, mentre le ali manovrabili hanno piume di piccione attaccate. Le ali piumate sono molto più leggere e robuste rispetto ai precedenti prototipi realizzati con carbonio e fibra di vetro.

Il “PigeonBot” è solo un prototipo iniziale, ma potrebbe spianare la strada a droni che si muovono agilmente come gli uccelli. Droni con ali di uccello potrebbe essere più leggeri e quindi più efficienti, il che significa che sarebbero in grado di percorrere lunghe distanze senza dover fare rifornimento. Potrebbero anche risultare più facili da controllare, specialmente in condizioni di vento sostenuto.

Immagine: Stanford University

(rp)

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