Matteo Audano è candidato all’edizione 2017 del premio Giovani Innovatori

Audano ha isolato luna nuova proteina, denominata Zinc Finger CCC-type, contenente 10(Zc3h10), che regola il metabolismo energetico e la funzione mitocondriale, consentendo un approccio immuno-farmacologico al trattamento del diabete tipo 2.

di MIT Technology Review Italia

Il candidato

Nato il 5 agosto 1987, nel 2013 Audano ha conseguito il Master in Drug Biotechnology, presso la Università di Milano.

Nello stesso anno è stato assegnista di ricerca presso la Giovanni Armenise Harvard Foundation and Biochemistry and Molecular Biology of Metabolism “Giovanni Galli” Laboratory, Departement of Pharmacological and Biomolecular Sciences, Università di Milano.

Nel 2017 è diventato Ph.D. in Biochemical Sciences presso la Giovanni Armenise Harvard Foundation and Biochemistry and Molecular Biology of Metabolism “Giovanni Galli” Laboratory, Departement of Pharmacological and Biomolecular Sciences, Università di Milano, con la supervision del prof. Nico Mitro.

Il progetto

Audano ha isolato e convalidato la nuova proteina Zinc Finger CCCH, contenente 10 (Zc3h10) come regolatore del metabolismo energetico e della funzione mitocondriale. In particolare, Zc3h10 controlla la funzione mitocondriale attraverso la regolazione dell’omeostasi del ferro, necessaria per la funzione della fosforilazione ossidativa e della produzione di energia.

Oggi, il diabete di tipo 2 (T2D) colpisce quasi 415 milioni di persone in tutto il mondo. T2D è caratterizzato da disfunzione mitocondriale e sovraccarico di ferro nei principali tessuti metabolici come il fegato, il muscolo scheletrico e il tessuto adiposo.

Audano propone una strategia combinatoria costituita da anticorpi coniugati a piccole molecole. In particolare, l’anticorpo sarà diretto contro il recettore della membrana transferrina per ridurre l’assorbimento del ferro, mentre una piccola molecola resistente all’endosoma può attivare Zc3h10 per ripristinare la funzione mitocondriale.

Sono stati completati gli studi in vitro per caratterizzare il ruolo biologico di Zc3h10, testandone la funzione in diverse linee di cellule di topo, come quelle del muscolo scheletrico e del tessuto adiposo. Si cerca attualmente di individuare i regolatori specifici di Zc3h10 da testare in modelli animali per poterne valutare e affrontare gli eventuali effetti collaterali.

Questo progetto rappresenta il primo esempio di approccio immuno-farmacologico specifico per la disfunzione mitocondriale e l’omeostasi perturbata del ferro in T2D.

L’American Diabetes Association ha stimato i costi complessivi del diabete in 245 miliardi di dollari nel 2012 a partire da 174 miliardi di dollari nel 2007.

La strategia combinatoria dei due fattori terapeutici, proposta da Audano, può ridurre i costi di gestione del diabete di tipo 2. Inoltre, i soggetti affetti da T2D beneficeranno di effetti collaterali ridotti, che attualmente limitano l’uso di alcuni potenti farmaci ipoglicemici.

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