Il test di riconoscimento facciale a New York è stato un flop spettacolare

La tecnologia si è rivelata assolutamente incapace di identificare i volti dei conducenti.

di Niall Firth

Il test: Il Wall Street Journal riporta i dettagli di un test effettuato l’anno scorso presso il Robert F. Kennedy Bridge, sulla base di alcune indiscrezioni contenuta in una lettera interna alla Metropolitan Transportation Authority. Le videocamere installate lungo il ponte avrebbero dovuto rilevare e identificare i volti dei conducenti attraverso i parabrezza delle vetture di passaggio, confrontandoli con quelli contenuti nel database del governo.

I risultati: Il documento, datato novembre 2018, descrive come “il periodo iniziale per la dimostrazione di concetto presso il ponte RFK è stato completato senza che alcun volto (0%) venisse rilevato entro parametri accettabili”. Nonostante il fiasco assoluto, secondo un portavoce del progetto verranno presto installate altre telecamere su ponti e all’interno di gallerie.

La controversia: L’utilizzo del riconoscimento facciale è giustamente controverso. Oltre al suo potenziale come strumento di sorveglianza di massa, la tecnologia ha dimostrato di non riuscire sempre a identificare correttamente i volti di uomini e donne. Una recente lettera firmata da diversi prominenti ricercatori del campo ha richiesto ad Amazon di cessare la vendita del suo software di riconoscimento facciale alle forze dell’ordine. Lee Rowland, direttore responsabile per le normative della New York Civil Liberties Union, ha detto al WSJ che il riconoscimento facciale, unito alla raccolta delle targhe auto, “rappresenta un cambiamento di corrente nella capacità del governo di controllarci”.

Il fallimento del test effettuato a NYC sembrerebbe indicare che la tecnologia non è ancora pronta come sostenuto da alcuni dei suoi principali supporter.

(MO)

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