Tesla gioca il tutto per tutto

In preparazione alla massiccia produzione di Model 3, Tesla Motors ha deciso di puntare su una strategia rischiosa che potrebbe costarle caro.

di Matteo Ovi

Per riuscire a rispettare il calendario fissato per la produzione della Model 3, Tesla Motors ha deciso di correre un grosso rischio con il processo di produzione e saltare una fase consolidata nell’industria automobilistica.

Solitamente, l’avvio della produzione di un nuovo modello avviene partendo da macchinari ed elementi prototipati – i cosiddetti soft tool – pensati per poter essere ottimizzati fino a raggiungere le dovute tollerante fra le varie parti assemblate; una volta definito e calibrato il processo di assemblaggio, queste componenti vengono rimosse dalla catena e sostituite con unità definitive più care. Nel caso di Tesla, il processo di assemblaggio delle Model 3 si svilupperà diversamente.

Come riportato da Reuters, infatti, la società avrebbe deciso di saltare completamente la fase di “soft tooling” ed acquistare direttamente i macchinari e le attrezzature necessarie, il tutto per raggiungere il traguardo di 500.000 vetture assemblate ogni anno entro la fine del 2017.

Oltre alla possibilità di ritrovarsi con componenti che potrebbero necessitare di accorgimenti futuri, la fretta posta nell’avvio della produzione potrebbe portare a costosi richiami di vetture appena introdotte sul mercato; La società ha da poco avviato un richiamo volontario su 53.000 Model S e Model X per intervenire su un difetto ai freni per il posteggio.

La decisione di saltare la fase di soft tooling potrebbe garantire a Tesla un notevole risparmio economico, o costarle caro, proprio mentre gli occhi del mondo sono puntati su un’auto che promette di diventare “l’elettrica del popolo”.

Proprio in chiave della massiccia produzione di Model 3, Tesla Motors ha deciso di investire ulteriori risorse nel potenziamento della rete di stazioni Supercharger. Ieri, la società ha dichiarato che il numero di stazioni di ricarica rapida operative verrà raddoppiato entro la fine del 2017. Attualmente, nel mondo sono presenti 5.000 stazioni Supercharger. Questo traguardo, però, è recente. Sarà quindi interessante seguire gli sviluppi nel merito e capire come la società intende realizzare in tempi record le prossime 5.000 stazioni.

Immagine: Tesla

(MO)

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