Prima di possedere un’auto a guida autonoma, ci abitueremo a tifare per un’auto senza conducente

Lo scenario degli sport motoristici si avvarrà presto di una categoria dedicata allo sviluppo di sistemi per la guida autonoma.

di Matteo Ovi

Dopo l’introduzione della Formula E, lo scenario degli sport motoristici continua a crescere con un’altra delle tecnologie che promettono di rivoluzionare il mondo dei trasporti.

È con il lancio di una vettura autonoma, sviluppata per competere in sfide fra soli computer, che Roborace ha deciso di stravolgere le impostazioni progettuali che hanno sempre visto l’uomo al centro della guida.

Il CEO di Roborace, Denis Sverdlov, e il visionario designer automobilistico Daniel Simon hanno svelato la loro creazione al Mobile World Congress.

Se il futuro di Roborace arriverà a prendere forma, potremmo presto trovarci incollai a uno schermo per tifare non un pilota umano, ma l’intelligenza artificiale sviluppata da qualche team corse.

La scorsa settimana, la prima gara fra due prototipi Roborace autonomi si è conclusa con un incidente per le strade di un circuito ritagliato fra le strade di Buenos Aires. In occasione della presentazione di questa settimana, Sverdlow ha tenuto a sottolineare che uno dei fini della competizione è garantire una esperienza agonistica sicura. Nessun essere umano è rimasto ferito a seguito dell’incidente; non sarebbe stato possibile, d’altronde, vista l’assenza di piloti umani.

Il piano consiste nel realizzare dieci vetture e fornire a ciascun team lo stesso hardware. Starà quindi ai loro programmatori il compito di sviluppare il software più performante. Non possiamo escludere il coinvolgimento diretto di diverse compagnie automobilistiche impegnate nello sviluppo dei sistemi di guida autonoma per le automobili del futuro.

Immagine: descritti alcuni degli elementi più caratteristici della Robocar. Fonte: Roborace

(MO)

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