La Cina aspira a creare un esercito di scienziati per sviluppare intelligenze artificiali

Una nuova scuola di apprendimento automatico spera di produrre talenti tecnologici cinesi – con il contributo di alcune delle menti più brillanti degli Stati Uniti.

di Jackie Snow

Il retroscena: La Cina mira a diventare il leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale entro il 2030. Una simile impresa sarà possibile solamente accumulando ancor più talenti del settore.

La notizia: Wired riporta che Kai-Fu Lee, in precedenza il capo delle operazioni di Google in Cina e oggi direttore di una società di investimenti incentrata sulla intelligenza artificiale (IA), ha appena aperto una scuola per addestrare nuovi talenti cinesi nel campo dell’IA. L’iniziativa potrebbe creare fino a 1.000 nuovi laureati esperti l’anno.

Il confronto fra IA: È in corso una corsa fra Stati Uniti e Cina per assumere il controllo del mercato che interessa progetti per intelligenze artificiali – da cloud a chip; Il tutto alle porte di una guerra commerciale incentrata su tecnologie e competenze tecnologiche.

Non tutti sono in competizione, però. Stimati ricercatori occidentali, quali Geoffrey Hinton e John Hopcroft, contribuiranno alla formazione degli studenti di questa nuova scuola per l’IA. Nel frattempo, Lee sostiene che entrambi i paesi dovrebbero pubblicare le proprie ricerche, per cui qualunque progresso nelle IA cinesi andrebbe anche agli Stati Uniti e al resto del mondo. Donald Trump, dal canto suo, potrebbe non essere d’accordo.

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