Il piano di Baidu per l’intelligenza artificiale dopo Andrew Ng

La scorsa settimana, il gigante cinese dei motori di ricerca ha perso la star a capo del suo laboratorio per l’intelligenza artificiale. Questa tecnologia rimane ugualmente una priorità fondamentale per il lungo periodo.

di Yiting Sun

Quando Andrew Ng, uno dei principali pensatori dell’intelligenza artificiale, ha annunciato che avrebbe lasciato la posizione di scienziato capo del reparto AI di Baidu, il gigante cinese dei motori di ricerca, le azioni della società sono calate di quasi tre punti percentuale nel giro di poche ore.

Questa reazione non riflette unicamente la fama e prominenza di Ng nel campo dell’intelligenza artificiale, ma anche l’importanza che gli investitori hanno riposto nell’interesse della società per l’intelligenza artificiale. La tecnologia è ormai un elemento fondamentale della strategia aziendale di Baidu, e l’abbandono di Ng giunge proprio nel momento in cui la società è determinata a raddoppiare i propri sforzi a riguardo.

Baidu ha rapidamente riaffermato il proprio impegno nella ricerca, nominando Wang Haifeng, un esperto di elaborazione naturale dei linguaggi, sostituto di Ng.

Il CEO Robin Li ha recentemente scritto per i giornali cinesi una serie di articoli opinionisti sull’importanza di maturare una esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale. “La distribuzione nei tradizionali modelli di business, nella catena industriale, e il valore aggiunto dall’intelligenza artificiale porteranno a cambiamenti fondamentali nell’economia globale”, ha scritto all’inizio di marzo su People’s Daily, un giornale di bandiera del governo cinese.

Sempre a marzo, la National Development and Reform Commission ha riconosciuto Baidu come leader del nuovo National Engineering Lab of Deep Learning Technology and Application, rispecchiando così il livello di coinvolgimento e dedizione del governo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Presso questo laboratorio, Baidu collaborerà con le principali università cinesi, Tsinghua inclusa, per esplorare una varietà di idee differenti, quali la percezione visiva, il riconoscimento vocale e l’interazione uomo-macchina.

Shengjin Wang, un professore dell’Università di Tsinghua che studia visione artificiale e riconoscimento delle immagini, e contribuisce alle ricerche svolte presso il laboratorio nazionale, sostiene che Baidu sia un giocatore fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, e che non vi sia motivo per dubitare che manterrà questa posizione.

“Personalmente, credo che sia un peccato”, ha commentato Wang sull’abbandono da parte di Ng. Allo stesso tempo, Wang precisa che Ng ha realizzato un team estremamente valido con oltre 1.300 ricercatori, per cui la società conserverà ugualmente un vantaggio in termini di risorse umane. Baidu dispone anche di un vantaggio competitivo grazie alla grande quantità di dati raccolti dal suo motore di ricerca. Oltretutto, Wang ritiene che il nuovo Intelligent Driving Group, focalizzato sulla ricerca nel campo della guida autonoma, dimostri che la società sta procedendo nella giusta direzione.

Wang prevede che Baidu riuscirà a gestire efficacemente le proprie risorse e strategie anche dopo l’abbandono di Ng.

Alcune modifiche sono già in corso. Pochi giorni fa, Baidu ha avviato la sua prima campagna oltreoceano per reclutare giovani talenti dalle principali università americane – come la Carnegie Mellon e la Columbia – da trasferire nella sede di Pechino. Un portavoce di Baidu ha detto che la società spera di attirare soprattutto studenti cinesi che studiano nelle università americane.

Secondo Wang, con le impegnative condizioni stradali delle città e la presenza di dialetti differenti, la Cina potrebbe rappresentare un ambiente stimolante per i giovani ricercatori, costringendo i ricercatori a scovare soluzioni innovative per produrre applicazioni utili.

Lo stesso Ng ha elogiato l’impegno della società nello sviluppo di intelligenze artificiali all’interno del post con cui annunciava il suo abbandono, menzionando anche Lu Qi, un esperto di intelligenze artificiali originario di Microsoft ed assunto da Baidu come COO questo stesso anno.

Al di fuori di Baidu, alcuni vedono nell’abbandono di Ng la prova di un problema sistemico all’interno della società, una ulteriore dimostrazione della sua incapacità di trattenere talenti importanti. Tong Zhang, ex direttore del Big Data Lab della società, ha recentemente cominciato a lavorare per la rivale Tencent con l’incarico di seguire le ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale. Un altro direttore capo, Jin Wang, responsabile dell’unità dedicata alla guida autonoma, ha annunciato che avrebbe presentato le dimissioni per avviare una nuova società. L’anno scorso, un ricercatore chiave del team per l’interazione uomo-macchina, Jiawei Gu, ha lasciato a sua volta la soceità.

Nonostante i successi del gruppo AI di Baidu con le tecnologie per il riconoscimento facciale e i prestiti via AI, gli altri sforzi della società di ampliare la propria attività oltre il motore di ricerca non hanno raggiunto obiettivi altrettanto validi. Negli ultimi anni, i guadagni dal motore di ricerca sono diminuiti, e la competizione da parte di società quali Toutiao, che utilizza l’intelligenza artificiale per aggregare notiziari, stanno rendendo sempre più imperativo il successo delle sue ricerche.

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