La Cina trasforma i big data nel Grande Fratello

Il paese vuole assegnare ai cittadini un punteggio che determini la loro affidabilità su tutto, dall’educazione ai prestiti.

di Jamie Condliffe

I cittadini della Cina potrebbero presto entrare a far parte di un gigantesco programma autoritario sognato dal governo per lo sfruttamento dei big data.

Il Wall Street Journal riporta che il governo cinese sta testando sistemi pensati per creare un registro digitale del comportamento sociale e finanziario di ciascun cittadino. Questi dati serviranno a creare un punteggio sociale che determinerà il diritto degli individui di accedere a servizi quali viaggi, educazione, prestiti o copertura assicurativa. Alcuni cittadini – avvocati e giornalisti, per dare un esempio – verranno monitorati più attentamente.

Stando ai documenti rilasciati finora, il sistema sarebbe stato concepito per “consentire ai meritevoli di andare ovunque, e ostacolare gli screditati in qualunque operazione”. The Journal sostiene che il sistema comincerà col registrare “infrazioni quali l’utilizzo di servizi pubblici senza biglietto, infrazioni stradali e la violazione di norme per la pianificazione della famiglia” ma verrà in futuro – presumibilmente alle attività online.

Alcuni aspetti del sistema sono già in fase di collaudo, ma le sfide dietro l’implementazione di un apparato talmente esteso sono molteplici; non è facile centralizzare tutti i dati, controllarne l’accuratezza ed elaborare un risultato – per non parlare di come fare a convertirli in un controllo sulla vita di tutti i giorni. La Cina, d’altronde, ha 1.4 miliardi di abitanti da gestire.

Come riportato in precedenza dal Financial Times, il paese non è ben equipaggiato per questo genere di necessità. Parlando dei tentativi del paese di sondare i dati dei suoi cittadini per misurarne la credibilità, Wang Zhicheng della Guanghua School of Management di Pechino ha detto al giornale che “la Cina è lontana dal riuscire ad assegnare un punteggio a tutti. Per farlo, dovrà lavorare alla precisione dei suoi dati. Al momento, sono spazzatura”.

Non che problemi simili possano fermare il governo dal perseguire un traguardo simile. I suoi cittadini devono già far fronte a una pesante censura online, e Jack Ma, fondatore di Alibaba, ha recentemente invitato il governo a passare al setaccio i dati online per identificare criminali.

Se la Cina riuscirà a raccogliere i dati lungo i vari dipartimenti governativi, le città e i distretti, il sistema di valutazione sarà l’ennesima trovata da “Grande Fratello” a incentivare l’approccio totalitario del governo.

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