Missione su Marte

Una storia vera, a fumetti.

di Erica Naone

21 agosto 1993

Il Mars Observer si trova a tre giorni dall’ingresso nell’orbita di Marte. Montato su un satellite di comunicazioni commerciale, l’Observer è il primo veicolo spaziale a visitare Marte dal tempo delle sonde Viking degli anni 1970. La sua missione – che costa 813 milioni di dollari – ha lo scopo di svelare i segreti della superficie del pianeta rosso, dei suoi campi magnetici e gravitazionali e del suo clima.

Domenica 22 agosto ore 8:30

Abbiamo perso i contatti col veicolo spaziale. è un grosso guaio.

Daniel McCleese, principal investigator del PMIRR ( Pressure Modulator Infrared Radiometer)

24 agosto

Gli scienziati sono riuniti al Jet Propulsion Laboratori in attesa che l’Observer segnali il suo inserimento nell’orbita di Marte. La speranza è ridotta al minimo.

McCleese Boynton

Alcuni degli scienziati stanno lavorando al Mars Observer dall’inizio degli anni 1980.

Più di 170 anni di lavoro umano ci sono voluti solo per progettare e costruire lo spettrometro a emissione termica, uno strumento pensato per studiare la composizione delle rocce e dei minerali presenti nella superficie di Marte.

Probabilmente si sono rotti i collegamenti del combustibile.

Non c’è modo di saperlo con sicurezza. Gli scienziati cercano un segnale che indichi che il veicolo spaziale sia entrato nell’orbita di Marte o persino del Sole.

Non trovano nulla.

1994

La NASA ha deciso di non rimpiazzare l’Observer, sebbene la consuetudine finora sia stata di inviare, in caso di perdita, un veicolo sostitutivo.

Le copie degli strumenti che si trovano sull’Observer restano inutilizzate a terra nel deposito dell’impianto spaziale dei fornitori.

William Boynton, principal investigator dello spettrometro a raggi gamma del Mars Observer

Abbiamo parecchie parti di ricambio. Potremmo costruire un altro Observer e lanciarlo di nuovo.

Daniel Golden, capo della NASA

è troppo rischioso mettere tutti gli strumenti in un solo veicolo. Possiamo usarli in tre missioni. Missioni meno costose.

Dobbiamo andare su Marte ogni due anni, non ogni dieci. A volte vinceremo, a volte perderemo…

Ma non vogliamo perdere tutto.

Nel frattempo, al desk di Dan McCleese.

Mi pare strano, dopo tutti questi anni, competere con le persone con cui ho lavorato. Ma devo inserire il mio esperimento nella prima missione.

Come faccio a sapere con certezza se la NASA farà anche la seconda o la terza missione?

1996

L’esperimento di McCleese, che doveva esplorare l’atmosfera di Marte, non è stato incluso nel primo gruppo delle missioni di Golden “veloci, migliori ed economiche”:

il Mars Global Surveyor e il Pathfinder. Entrambi lanciati nel 1996.

1998

McCleese prepara l’esperimento per il Climate Orbiter che verrà lanciato nel secondo appuntamento…

…come anche il suo gemello Polar Lander

David Paige, principal investigator del carico del Polar Lander

Entrambe le missioni studieranno il clima di Marte alla ricerca di tracce dei cambiamenti che hanno reso inesistente la vita sul pianeta.

Il successo del team del Pathfinder ha determinato il varo delle successive missioni del 1998.

Stretti nei tempi e nei costi, gli scienziati febbrilmente mettono a punto gli strumenti per il veicolo spaziale.

Dave, stiamo lanciando due veicoli spaziali al prezzo di un Pathfinder!

Se funziona, pensa a cosa aspetta il prossimo team!

Richard Zurek, scienziato di progetto del Polar Lander

23 settembre 1999

Il Climate Orbiter si prepara a entrare nell’orbita di Marte.

Nessun segnale? Cosa è successo?

Non ha centrato il punto di ingresso? Quale era la distanza mancata?

Probabilmente solo 60 chilometri al di sopra della superficie.

Brucerà nell’atmosfera.

è come guardare la caduta in uno strapiombo segnata dal suo destino.

Un gruppo di ingegneri del Climate Orbiter aveva usato unità metriche e un altro aveva usato unità inglesi.

Il team di Paige si concentra in serrate e minuziose verifiche.

Non può permettersi un errore di questo genere con il Polar Lander, il cui atterraggio è previsto tra tre mesi.

3 dicembre 1999

Il Polar Lander si appresta a sbarcare su Marte, vicino al Polo Sud dove passerà tre mesi dell’estate polare scavando sotto la superficie gelata.

Stanza di controllo del JPL

Silenzio

è come un escursionista che si è perso. Non abbiamo notizie, ma non siamo certi della sua morte. Non ancora.

Okay. Procediamo secondo i nostri protocolli. Potrebbe esserci un guasto alla radio? Abbiamo qualche segnale che il lander si è schiantato?

Il sito di atterraggio era sicuro?

Io non voglio che si atterri un’altra volta su un pianeta senza avere immagini ad alta risoluzione del terreno di sbarco.

Il Polar Lander è scomparso senza una traccia.

La ricerca continua per tutta l’estate polare di Marte…

Ma nel febbraio 2000 Paige comunica per e-mail al suo team di mandare i collaboratori a casa.

Allora, chi di noi pensi che sia segnato dalla sfortuna?

La doppia perdita del Climate Orbiter e del Polar Lander è un duro colpo per la NASA.

Sebbene Goldin abbia l’incarico di portare a termine tutte le missioni pianificate dopo la perdita dell’Observer, è evidente che la NASA sta rischiando troppo in nome delle missioni “più veloci, migliori e più economiche”.

Tutti sono preoccupati per i lanci del lander e dell’orbiter programmati nel 2001, che hanno molte caratteristiche comuni con il veicolo spaziale scomparso.

Non ci sono problemi tecnici per il progetto dell’orbiter, ma per il lander è un’altra faccenda.

Non c’è tempo per risolvere tutti i suoi problemi tecnici.

Sto quasi perdendo la fiducia nel lander del 2001.

7 aprile 2001

Alla fine l’orbiter Odissey viene lanciato…

…ma il lander rimane a terra, presso la Lockheed Martin.

2002

Boynton è il principal investigator dell’esperimento con lo spettrometro a raggi gamma di Odissey, lo stesso che per primo cercò di far funzionare sull’Observer.

Lo strumento cerca prove dell’esistenza di acqua e ghiaccio sul suolo di Marte.

Quanto idrogeno. Potrebbe significare immense quantità di ghiaccio.

Dopo tutte le delusioni è difficile descrivere cosa significano questi dati. La gioia di gran lunga compensa le perdite.

10 marzo 2006

Paige, McCleese e Zurek hanno continuato a lavorare sul Mars Reconnaisance Orbiter che studierà la storia dell’acqua su Marte ed esplorerà futuri siti di sbarco.

Il veicolo spaziale trasporta il dispositivo sonda del clima, erede degli strumenti PMIRR persi con il Climate Orbiter e l’Observer.

Con successo entra in orbita…

…e gli scienziati ricevono i dati su cui lavorare.

Ma nessuno è andato a trovare il lander.

Odissey e Mars Reconnaisance Orbiter sono un successo.

E le missioni dei rover Spirit e Opportunity, lanciati nel 2003, hanno raccolto una grande quantità di dati sulla superficie del pianeta rosso.

2003

Peter Smith, principal investigator della missione polare Phoenix

Il Polo Nord, un paesaggio talmente incredibile, quasi extraterrestre.

Ma un’altra opportunità si presenta per scarcare in una regione polare e Peter Smith propone la missione Phoenix che dovrebbe resuscitare il lander del 2001 e ripetere alcuni esperimenti programmari per il Polar Lander scomparso.

Costa 10.000 dollari, appena sufficienti per aprire il box.

Ma devo vedere se il lander del 2001 è ancora utilizzabile.

Quindici anni di lavoro. Non possiamo sprecarli.

Un veicolo spaziale così bello.

è sorprendente che gli ingegneri possano costruire una cosa come questa.

Quasi una imitazione del sistema vascolare e nervoso del corpo umano.

Il nostro lavoro oggi è trovare i difetti e ripararli.

La nascita del Phoenix dalle ceneri del lander del 2001 e del Polar Lander prima di lui.

4 agosto 2007

Abbiamo trovato circa 20 motivi che possono avere provocato il fallimento del Polar Lander.

Abbiamo riparato tutti i guasti che abbiamo trovato, ma siamo stati abbastanza bravi da trovarli tutti?

L’arrivo previsto del Phoenix su Marte è il 25 maggio 2008. Vi stazionerà per tutta l’estate polare e raccoglierà campioni di terreno e ghiaccio.

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