Gli insetti biotech prendono il volo

di Erika Jonietz

Ogni anno, le larve del parassita rosa delle capsule dei semi causano oltre 7 milioni di dollari di danni ai raccolti di cotone statunitensi. Ora, in occasione del primo rilascio a cielo aperto dell’insetto geneticamente modificato, gli entomologi sperano di dimostrare che le versioni geneticamente modificate di questa piccola farfalla notturna permettono di controllare o persino eliminare l’insetto nocivo più pericoloso. Il progetto dovrebbe proteggere non solo circa 5 milioni di ettari di raccolti di cotone, ma chiarire anche l’utilità di altri insetti geneticamente modificati come alternativa ai pesticidi, efficace e valida dal punto di vista ambientale.

Il Ministero dell’Agricoltura statunitense ha approvato alcuni progetti dei suoi scienziati per rilasciare nei campi all’aperto i parassiti biotecnologici delle capsule dei semi nell’estate del 2005, a seguito di diversi anni di prove condotte in luoghi protetti. In questa sperimentazione, gli insetti avranno solo un gene aggiuntivo che li rende fluorescenti alla luce ultravioletta, consentendo ai ricercatori di distinguere tra insetti da laboratorio e i parassiti allo stato naturale. «Vogliamo vedere come si comportano gli animali transgenici nei campi», dice Thomas A. Miller, dell’Università della California, a Riverside, l’entomologo responsabile delle ricerche genetiche per modificare gli insetti. Nel lungo periodo, comunque, i ricercatori sperano di liberare falene con geni che elimineranno la prole allo stadio embrionale, dopo che le falene si saranno incrociate con i parassiti allo stato naturale. Luke Alphey, un entomologo dell’Università di Oxford, ha sviluppato la tecnologia genetica necessaria e ha dato vita a una startup, Oxitec, per commercializzarla.

Abbastanza comprensibilmente gli insetti biotech hanno suscitato le preoccupazioni degli ambientalisti che paventano le conseguenze imprevedibili del rilascio in campi aperti di insetti ingegnerizzati.«Non siamo ancora in grado di prevedere cosa può succedere quando si introduce qualcosa di nuovo in un ambiente, in particolare a livello più generale di ecosistema», spiega Michael Fernandez, responsabile scientifico alla Pew Iniziative on Food and Biotechnology, che ha pubblicato nel 2003 un rapporto sulle preoccupazioni suscitate dagli insetti geneticamente modificati. Una delle paure più grandi: che i nuovi geni si spostino in altre specie, eliminando accidentalmente persino gli insetti che portano vantaggi. Gli scienziati che stanno portando avanti il lavoro sulla larva rosa delle capsule dei semi sostengono che, considerato il loro metodo e la tendenza degli insetti a non incrociarsi con altre specie, un simile incidente è altamente improbabile. Un test per il rilascio delle falene dotate di geni che eliminano gli embrioni non sarà pianificato fino a quando i ricercatori non troveranno un pacchetto genetico che funziona bene in questi insetti. Allo stesso tempo, i ricercatori stanno modificando numerosi altri insetti per mettere sotto controllo altri parassiti dei raccolti e del bestiame.

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