Google e il Covid19

Come abbiamo visto la scorsa settimana, si stanno moltiplicando le analisi sul traffico che si registra in Google a seguito dell’attuale, difficile situazione epidemiologica: oggi è la volta di SEAZoom, una affermata agenzia di Web Marketing, che ha messo a punto una nuova metodologia di ricerca.

di MIT Technology Review Italia

La diffusione del Covid-19 ha sconvolto anche il mondo dell’online, perché le persone stanno adattando pratiche ed esigenze alla nuova realtà con cui si confrontano ogni giorno, fatta di isolamento, smart working, didattica a distanza e soprattutto la impossibilità di vivere la vita allo stesso modo di prima.

Queste modifiche sono evidenti anche su Google che, ancora più dei giornali online o delle reti radiotelevisive, è il primo mezzo di rapida informazione per milioni di italiani.

Tutti gli strumenti per avere informazioni sulla portata del cambiamento nelle abitudini di ricerca su Google hanno offerto sinora solo fotografie basate su medie statistiche relative a periodi di normalità, precedenti il Coronavirus, e pertanto non sono più attendibili a causa di questo evento improvviso che ha totalmente invalidato il senso stesso di queste procedure, alterando i volumi di ricerca di molte parole chiave.

Si chiama “Impatto Covid19” il primo algoritmo che misura e valuta come sono cambiate davvero le ricerche su Google per effetto del Coronavirus. L’algoritmo è stato messo a punto da SEOZoom, la agenzia SEO e Web marketing più utilizzata in Italia, e servirà a migliorare la comprensione delle tendenze di chi lavora in ambito digitale a qualsiasi livello: blog, giornali e consulenti professionali.

«Abbiamo realizzato un algoritmo per comprendere le oscillazioni del mercato legato all’evento straordinario COVID-19», precisano Ivano Di Biasi e Giuseppe Liguori, CEO di SEOZoom.

Se finora i flussi delle ricerche degli utenti su Google seguivano un andamento piuttosto regolare, scandito generalmente dai ritmi stagionali, l’impatto del Coronavirus si è fatto sentire anche in questo scenario, creando inedite difficoltà a chi lavora online.

In termini tecnici, il nuovo “Impatto Covid19”, per la prima volta al mondo, è in grado di proiettare sullo scenario odierno gli interessi che si sono manifestati nei 12 mesi precedenti.

Per comprendere la portata di questo strumento valgono alcuni esempi macroscopici, relativi ai termini di ricerca “viaggi”, “pane fatto in casa” e “attrezzatura palestra”.

Nell’analisi tradizionale, questi tre argomenti avevano una ricorrenza media mensile pari rispettivamente a 22.200, 18.100 e 1.000 ricerche. Se altri argomenti persistono anche nello scenario attuale, il nuovo algoritmo di SEOZoom rivela invece che la ricerca di “viaggi” oggi è crollata a 6.600, mentre al contrario sono aumentati gli italiani che hanno digitato “pane fatto in casa” su Google, fino a 673mila, o che hanno cercato informazioni sulla “attrezzatura palestra”, considerata da oltre 18 ricerche.

Le motivazioni di queste oscillazioni sono facili da comprendere pensando all’attuale situazione e alle nuove priorità degli italiani: viaggiare è impossibile e sicuramente non è il primo pensiero delle persone a casa – il turismo online è in generale uno dei settori che ha visto i crolli maggiori in termini di ricerche e di visite sui siti – mentre al contrario è molto più urgente la necessità di scoprire come si può sopperire direttamente alle esigenze alimentari o mantenersi in forma anche in casa.

(gv)

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