Una conferenza che viola le sanzioni

Un rapporto confidenziale di esperti di sanzioni delle Nazioni Unite invita a non partecipare a una conferenza sulla criptovaluta che si terrà in Corea del Nord il prossimo mese.

di Mike Orcutt

Secondo “Reuters”,  il rapporto, che sarà presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, avverte che i precedenti interventi alla conferenza in Corea del Nord che si terrà a Pyongyang dal 22 al 29 febbraio di quest’anno, “hanno incluso discussioni esplicite sulla criptovaluta come un modo per evadere le sanzioni e riciclare il denaro”.

La Corea del Nord è soggetta a gravi restrizioni al commercio, che le singole nazioni e le Nazioni Unite hanno imposto nel tentativo di limitare lo sviluppo del suo programma di armi nucleari. Per ovviare al problema, il regime di Kim Jong-un ha fatto ricorso al crimine informatico. 

Ad agosto, gli stessi esperti di sanzioni delle Nazioni Unite hanno detto al Consiglio di sicurezza che la Corea del Nord aveva usato attacchi informatici “diffusi e sempre più sofisticati” per rubare denaro dagli scambi di criptovaluta e dalle banche, che ha usato per finanziare il suo programma di armi. 

Come riportato da “Reuters”, il rapporto delle Nazioni Unite afferma che i paesi devono impedire la fornitura di “transazioni finanziarie, formazione tecnica, consulenza, servizi o assistenza” se ritengono che questa attività contribuisca ai programmi missilistici della Corea del Nord o la aiuti a aggirare le sanzioni.

Lo scorso aprile, la Corea del Nord ha tenuto la sua prima conferenza di criptovaluta. Un partecipante anonimo ha dichiarato a “Decrypt” che i partecipanti, tra cui funzionari governativi, dipendenti delle banche statali e professori di economia, volevano sapere come utilizzare i sistemi di criptovaluta come Bitcoin ed Ethereum per inviare pagamenti e applicare accordi al di fuori delle loro frontiere.

A novembre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha arrestato Virgil Griffith, un programmatore di Ethereum, e lo ha accusato di essere andato illegalmente a Pyongyang per la conferenza e di fornire “servizi” ai partecipanti nordcoreani in modo tale da violare le sanzioni statunitensi. La scorsa settimana, Griffith è stato incriminato in un tribunale federale e accusato di aver cospirato per violare la legge statunitense sulle sanzioni. Griffith rischia fino a 20 anni di prigione.

(rp)

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