L’FBI vuole sbloccare gli iPhone del sicario della Florida

Secondo il “New York Times”, l’FBI ha inviato una richiesta ad Apple per avere la password dei due iPhone appartenenti a Mohammed Saeed Alshamrani, l’uomo armato che ha ucciso tre persone in una base navale a Pensacola, in Florida, e poi ucciso nello scontro a fuoco.

di Charlotte Jee

Come riportato dal quotidiano, Apple ha risposto di aver consegnato tutti i dati in suo possesso, inclusi i dati iCloud, ma di non essere in grado di bypassare la propria crittografia e ottenere l’accesso ai dispositivi. L’esistenza della lettera è stata segnalata dalla NBC.

La situazione è simile alla disputa del 2016 tra Apple e FBI relativa a un iPhone appartenente a uno degli autori della sparatoria di San Bernardino. In quel caso, l’FBI alla fine trovò un’azienda privata in grado di entrare nel telefono.

Questo caso potrebbe portare a un altro scontro tra l’FBI e Apple sulla crittografia e alimentare tensioni più ampie tra governo e aziende tecnologiche su questo argomento. Nel 2016, il CEO di Apple, Tim Cook, ha affermato che la creazione di una backdoor negli iPhone indebolirebbe la sicurezza di tutti gli utenti. “Una volta creata, la tecnica potrebbe essere utilizzata più e più volte, su qualsiasi dispositivo”, ha scritto Cook.

Tuttavia, il procuratore generale degli Stati Uniti William Barr ha recentemente riaperto la discussione sull’utilizzo della crittografia. Il mese scorso ha affermato infatti che consentire alle forze dell’ordine di rompere i dispositivi crittografati è una delle “più alte priorità” del dipartimento di giustizia.

(rp)

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