Amazon consentirà a chiunque di rispondere alle domande su Alexa, ma per tutelare la qualità degli interventi ha promosso un sistema di votazioni che scarterà le risposte meno significative.
di Charlotte Jee
Come riferito da “Fast Company”, ieri, negli Stati Uniti, Amazon ha lanciato pubblicamente un programma chiamato Alexa Answers, che permette a chiunque di porre domande agli altri utenti, nel caso il suo software di assistente vocale Alexa non abbia già una risposta; per esempio: “Quanti strumenti suona Stevie Wonder?”.
Il programma è stato testato in una beta privata con migliaia di clienti l’anno scorso, dopo aver superato diversi test interni all’azienda.
Le persone possono registrarsi e cercare domande senza risposta per proporne una al seguente sito. La volta successiva che qualcuno fa una domanda a cui ha risposto un membro della comunità di Alexa Answers, Alexa darà la risposta, con la formula “secondo un cliente di Amazon”.
Se negli ultimi anni si è prestata attenzione alle vicende delle grandi aziende tecnologiche, si saprà certamente che se una piattaforma può essere violata, lo sarà, soprattutto da troll coordinati e altri attori malintenzionati.
Non c’è quindi alcun dubbio che Amazon Answers riceverà risposte offensive o imprecise, anche da persone non animate da cattive intenzioni.
Amazon afferma che utilizzerà l’apprendimento automatico e i filtri automatizzati per eliminare le volgarità. Bill Barton, vicepresidente di Amazon per Alexa Information, ha dichiarato a “Fast Company” che il team responsabile cercherà di filtrare le “domande con un’attenzione particolare al rispetto delle regole”.
In sostanza, tuttavia, l’azienda spera che un sistema di voto nello stile del sito di social news Reddit contribuirà a tenere sotto controllo i peggiori impulsi degli utenti. Sembra un approccio straordinariamente ottimista, specialmente in un paese in cui le persone spesso non sono in grado di trovare un accordo nemmeno sui dati di fatto.
(rp)
