Misurare le energie

Il processo di liberalizzazione del settore elettrico ha aperto un periodo di profondo mutamento che ha coinvolto la maggior parte delle Utilities. ENEL ha accettato la sfida, avviando un intervento fortemente innovativo, che guarda al futuro.

di Vincenzo Cannatelli

Il progetto Telegestore prevede la sostituzione dei 30 milioni di vecchi contatori elettromeccanici collegati alla rete in bassa tensione, l’installazione di altrettanti contatori elettronici «intelligenti» di nuova generazione e la predisposizione dell’architettura di sistema, sia in termini di hardware che di software.

La sfida, sia in termini tecnologici sia industriali, si presentava già imponente. ENEL aveva già sviluppato un sistema concettualmente analogo nei primi anni Novanta basato, sull’uso della rete elettrica di bassa tensione (tecnologia DLC, Distribution Line Communication) nella banda A del CENELEC (come previsto dallo standard EN50065-1), banda riservata alle società elettriche per usi coerenti con l’obiettivo statutario.

La rianalisi del progetto degli anni Novanta in termini di ritorno economico-finanziario portò a concludere che, facendo riferimento alla tecnologia esclusivamente elettronica, sarebbe stato possibile realizzare un sistema di telegestione in grado di garantire un payback inferiore ai 5 anni. L’approfondimento del sistema di comunicazione ha portato a decidere che in realtà simili a quella italiana (80 clienti medi per trasformatore), l’uso della rete elettrica consente di ottenere i minimi costi per il sistema di comunicazione (pochi euro per singolo modem).

Per le ben note difficoltà riguardanti la rumorosità delle linee elettriche a fini di telecomunicazione (differenti carichi duranti la notte e il giorno, disturbi in rete dovuti a pompe, lavatrici e altri carichi variabili ecc.), è stato attrezzato un campo simulato in grado di riproporre tutta la casistica dei disturbi sulla rete elettrica in modo da testare soluzioni tecnologiche e prodotti prima di procedere alla loro installazione presso i clienti. La nostra scelta è stata quella di adottare una soluzione a banda stretta che ottimizza i costi dei trasmettitori/ricevitori nonché dei dispositivi di accoppiamento.

Nel sistema si utilizzano due frequenze, la primaria a 86 kHz e la secondaria a 75 kHz. Si ricorre alla seconda quando la prima è disturbata. La scelta del GSM come tecnologia di comunicazione fra il sistema centrale e i concentratori posti nelle cabine secondarie (CBT) è stata invece dettata da alcune considerazioni, quali la disponibilità immediata della copertura di rete su una percentuale elevata del territorio e della popolazione, la garanzia di più operatori di telecomunicazioni, la responsabilità degli operatori stessi e non di ENEL nella manutenzione della rete, la standardizzazione europea e la relativamente semplice implementabilità delle soluzioni finalizzate alle telegestione.

Per quanto riguarda la progettazione dei contatori e dei concentratori, ENEL aveva autonomamente sviluppato nel corso del 1999 dei prototipi per dimostrare la fattibilità con la tecnologia elettronica. Questo ha portato alla decisione di ricorrere ( sia per motivi di gestione della qualità ISO9000, sia per motivi legati ai costi), all’esperienza di progettisti esterni, che potessero assicurare la System Integration. La produzione è stata affidata a Contract Manufacturer, notoriamente in grado di produrre elevati volumi con bassi tassi di guasto. Tale scelta aveva il vantaggio di consentire il rispetto di un vincolo di costo unitario sul contatore monofase e trifase, imposto dal business plan.Con il progetto Telegestore Enel si pone in una posizione di avanguardia tra le utilities europeeNon trascurabili, infine, erano le problematiche relative sia agli aspetti logistici per organizzare una rete di installatori capace di reggere al ritmo di 40.000-50.000 unità installate al giorno, sia industriali per realizzare una produzione di massa di circa 50.000 contatori al giorno.

La campagna di sostituzione, avviata a luglio 2001, è entrata a pieno regime nel corso del 2002 e verrà ultimata nel corso del 2005.

Il sistema nella sua totalità consentirà il monitoraggio della rete di bassa tensione, la misura dell’energia elettrica e la gestione del rapporto contrattuale con i clienti, in modalità sia locale sia remota, producendo effetti positivi sul livello di qualità del servizio e trasparenza nei confronti dei clienti, ma anche, come si vedrà meglio più avanti, sul sistema elettrico nel suo complesso. Il sistema si avvale, inoltre, delle sinergie con i sistemi informativi della rete elettrica e di un sistema cartografico per il supporto topologico necessario all’informazione di connessione dei contatori al trasformatore.

I vantaggi del Telegestore

Vantaggi per i clienti. I clienti potranno beneficiare di servizi migliori e più efficaci nelle attività di distribuzione, di vendita e di misura dell’energia e, a tendere, di una riduzione delle tariffe di distribuzione. Il Telegestore contribuirà, inoltre, a realizzare condizioni concorrenziali nella vendita dell’energia elettrica al dettaglio (ridotti switching cost e misure dell’energia accurate e tempestive). Più precisamente, è possibile prevedere che il Telegestore consentirà di:

– fatturare i clienti sulla base di letture reali, eliminando la fatturazione in acconto;

– ridurre i tempi di attesa per l’attivazione e la cessazione dei contratti di fornitura e di trasporto dell’energia, la modifica delle condizioni contrattuali e la voltura dei contratti, con la possibilità di gestire tali operazioni agendo direttamente dalle postazioni del Contact Center;

– eliminare i disagi ai clienti provocati dall’intervento presso le unità abitative del personale tecnico preposto alle attività di lettura, attivazione, disattivazione, modifica della potenza e verifica del gruppo;

– eliminare gli errori delle misure di energia, contribuendo a ridurre il contenzioso con i clienti;

– risolvere le contestazioni sulle fatture attraverso teleletture spot.

Con il Telegestore, inoltre, sarà possibile fornire servizi avanzati di misura, e servizi che consentiranno ai clienti di cogliere tutte le opportunità legate alla liberalizzazione del mercato elettrico. L’esperienza degli altri paesi dimostra che l’installazione di un sistema di misura oraria dei consumi, che consente a ogni cliente di scegliere il fornitore più conveniente, è una delle condizioni per favorire l’apertura del mercato.

Il Telegestore permette, inoltre, di fornire le medesime prestazioni a tutti i venditori di energia, riducendo al minimo i costi di passaggio che i clienti devono sostenere per cambiare fornitore. I passaggi da un fornitore all’altro saranno facilitati dalla telelettura dei consumi, che consente di rilevare in tempo reale e con immediatezza i dati necessari per chiudere il rapporto con il vecchio fornitore e iniziare il rapporto con il nuovo.

Potendo il Telegestore gestire da remoto piani tariffari diversi con la massima flessibilità, le forme contrattuali di entrambi i fornitori (il vecchio e il nuovo) possono essere completamente diverse, senza che questo implichi ritardi significativi all’inizio della fornitura da parte di un nuovo fornitore. La competizione tra fornitori potrà, pertanto, focalizzarsi sull’offerta dei prezzi dell’energia differenziati nel tempo.

Vantaggi per il sistema elettrico. Il sistema elettrico trarrà benefici da due fenomeni distinti.

Il primo fenomeno deriva dalla possibilità, consentita ad un numero molto elevato di clienti, di monitorare e controllare puntualmente, attraverso la misura oraria dei consumi, i costi connessi al prelievo di energia elettrica (aspetto noto con il termine Demand Side Management).

Diversi studi indicano che un consumatore che disponga di informazioni accurate sui propri consumi, attraverso un contatore in grado di rilevare consumi orari o infra-giornalieri, è nelle condizioni di ottenere risparmi di energia dell’ordine del 5-10 per cento. I risparmi sarebbero conseguenti sia a una diminuzione dei consumi, che tendono a ridursi ove i clienti dispongano di informazioni accurate e tempestive sull’utilizzo dell’energia, sia a una riduzione nell’utilizzo dell’energia quando la domanda e i prezzi sono alti, qualora il cliente si trovi nelle condizioni di poter variare il proprio profilo di prelievo.

Le applicazioni domestiche, quindi, potrebbero essere utilizzate nelle ore della giornata meno costose, contribuendo a ridurre il picco di domanda nelle ore della mattina e smorzare quello delle ore pomeridiane.

L’incentivo a modificare il profilo di prelievo è tanto maggiore quanto maggiore è la differenza di prezzo dell’energia nelle diverse fasce orarie. La maggiore accuratezza nella rilevazione dei consumi consentita dal contatore elettronico dovrebbe, inoltre, favorire una maggiore precisione nelle previsioni di consumo, riducendo così gli oneri di bilanciamento e, quindi, i costi dell’energia elettrica.

A titolo puramente indicativo, è stato stimato che uno spostamento del 5 per cento dei consumi dalle ore di Fascia 1 alle ore di Fascia 4, corrispondente a 3,5 TWh di prelievo, comporterebbe ai prezzi di fascia attuale un risparmio per il sistema elettrico nazionale di circa 170 milioni di euro all’anno.

Il secondo fenomeno è relativo all’azione di prevenzione che il Telegestore è in grado di esercitare contro le perdite di rete (le perdite tecniche e le mancate fatturazioni). Esse rappresentano un costo rilevante sia per il sistema elettrico sia per i distributori.

Le perdite tecniche, note anche come perdite per effetto Joule, derivano dal passaggio dell’elettricità nei conduttori e nei circuiti dei dispositivi di misura. Il ridotto consumo del misuratore elettronico rispetto al misuratore elettromeccanico tradizionale dovrebbe generare un risparmio di energia pari a circa 300 GWh /anno.

Le perdite per mancata fatturazione di energia elettrica hanno sempre rappresentato un costo rilevante per le aziende distributrici. Tali perdite risultano difficilmente stimabili, ma quelle accertate nell’anno 1999, che comunque rappresentano solo una frazione delle complessive, sono risultate pari a circa 147.000 MWh, pari a circa 33 milioni di euro. I benefici che si possono ottenere sono di due entità.

– Benefici dovuti a minori perdite per il funzionamento anomalo dei misuratori: la sostituzione dei misuratori elettromeccanici con misuratori elettronici, non avendo questi ultimi parti meccaniche in movimento, conduce a sistemi di misura che o funzionano correttamente o segnalano, tramite l’autodiagnostica, il mancato funzionamento. Viene così evitato il problema di una misurazione inferiore o superiore al consumo effettivo, un malfunzionamento che, con tecnologia tradizionale, può essere riscontrato dal distributore soltanto se confrontato con i consumi storici dei clienti simili.

– Benefici per minori perdite da prelievi irregolari di energia (frodi): il contatore elettronico è in grado di segnalare immediatamente i tentativi di apertura della scatola, di separazione del contatore dalla base, di riprogrammazione del software di funzionamento e non consente alcuna possibilità di riattivare la fornitura ai clienti che non siano autorizzati. Nelle aree a maggior rischio di frode si installeranno in cabina secondaria gruppi di misura per il bilancio dell’energia. Laddove gli scostamenti tra energia trasformata e somma delle energie misurate presso i clienti fossero significativamente al di sotto delle perdite tecniche della rete in bassa tensione si potrà affinare l’indagine per individuare le possibili frodi.

Vantaggi per Enel. L’investimento di ENEL per la messa in opera del progetto Telegestore, che ovviamente comporta un ingente rischio industriale, è stimabile nell’ordine di 2.100 milioni di euro. La Società si attende di conseguire una consistente riduzione dei costi di esercizio e gestione, che potranno generare un rientro economico-finanziario dell’investimento nell’arco di 5 anni dal completamento dell’installazione dei misuratori.Il Telegestore consentirà di migliorare la qualità del servizio e l’economicità del sistema

La notevole dimensione di scala del progetto, circa 30 milioni di unità, ha permesso il raggiungimento di costi unitari che si posizionano nello stesso ordine di grandezza di un contatore elettromeccanico tradizionale, e pari a una frazione del costo dei contatori elettronici di alcune esperienze internazionali.

L’utilizzo di canali di comunicazione tra contatore e sistema centrale cost-effective, quali la rete in bassa tensione e la rete di telecomunicazione pubblica, consente anche una significativa efficienza a livello dei costi di esercizio e gestione del sistema stesso.

L’investimento complessivo previsto da ENEL è pari a circa 2.100 milioni di euro, investimento che comporta l’assunzione di un rischio industriale, tecnologico e finanziario non trascurabile, tenuto conto che il cliente non viene sottoposto ad alcun esborso diretto per la sostituzione del contatore. A fronte di questo investimento, si è valutato di ottenere un rientro economico-finanziario dell’investimento nell’arco di 5 anni dal completamento dell’installazione dei misuratori, assumendo l’attuale sistema tariffario e regolatorio.

In particolare, riteniamo di poter ottenere risparmi nelle seguenti aree:

– gestione dei clienti: tali attività sono relative all’attivazione, cessazione, voltura e modifica di potenza dei contratti di fornitura o di trasporto dell’energia, e alla disattivazione e successiva, eventuale, riattivazione dei clienti morosi;

– acquisizione delle letture dei misuratori: si valuta di ridurre quasi completamente il costo dell’attività di acquisizione delle misure;

– alcune attività commerciali: riguardano la gestione dei reclami e la correzione delle fatture, legate al consumo in acconto o alla acquisizione di misure errate. Si valuta di ridurre marginalmente i costi di queste attività rispetto al loro costo complessivo;

– recuperi delle perdite di energia: consiste nel recupero dell’energia che non è fatturata ai clienti finali a causa dei malfunzionamenti dei misuratori elettromeccanici e dei prelievi irregolari connessi alle frodi di energia. Si valuta di recuperare con il Telegestore quote significative di questa energia.

è da considerare, inoltre, l’energia che è possibile recuperare grazie alle minori perdite per effetto Joule connesse al funzionamento del misuratore elettronico rispetto al misuratore elettromeccanico.

Molto importante si prospetta anche il bilancio fisico e coevo (cioè riportato allo stesso riferimento temporale) reso possibile dal Telegestore. Già oggi, grazie al programma a suo tempo attuato sulla misura dell’energia prelevata dalla Rete di Trasmissione Nazionale (misuratori in cabina primaria), si è in grado di operare un corretto bilancio delle partite fisiche per differenza tra l’energia prelevata e l’energia consegnata.

Con il Telegestore si potrà confrontare il dato per differenza (che ingloba le perdite di rete) con il dato ottenuto per somma, per di più nelle varie fasce orarie, attuando il concetto che misurare è conoscere: la somma dei singoli consumi dovrà essere quanto più prossima possibile alla differenza sopra detta.

Tenuto conto dell’investimento cumulato nel Telegestore e considerati altresì i savings sui costi operativi che si prevede di ottenere nei successivi periodi regolatori, si può ritenere che, stando all’attuale quadro regolatorio e tariffario, il Telegestore non porterà ad aumenti tariffari, ma anzi creerà le condizioni per ulteriori efficienze di sistema.

Il Telegestore, pertanto, consentirà di conseguire importanti benefici per il sistema (miglioramento della qualità del servizio, maggiore facilità di switching della clientela, più agevoli e tempestive procedure di settlement) in maniera economicamente efficiente.

Attraverso questo progetto, ENEL è stato «costretto» ad aprirsi alle migliori tecnologie e alle migliori aziende tecnologiche a livello mondiale, ottenendo know-how tecnologico, expertise dei processi e la proprietà intellettuale esportabili in tutto il mondo. Di fatto, ENEL oggi si posiziona oggi come leader tecnologico tra le Utilities a livello mondiale.

Imponente è il coinvolgimento di risorse e mezzi apportati, caso probabilmente unico sul panorama nazionale e internazionale.

Alcuni numeri: 250 risorse ENEL impegnate nell’attività di gestione del progetto e oltre 200 nell’attività di progettazione. Quattro gli assemblatori (2 italiani e 2 stranieri) coinvolti nella produzione, con un indotto di più di 3.000 risorse. Sul fronte dell’installazione, sono impegnate oltre 7.000 persone – di cui 3.000 di ENEL – e 650 imprese installatrici, oltre a 100 addetti alla logistica in ingresso e in uscita. L’impatto in termini di benefici sul sistema paese risulta evidente, soprattutto in un periodo dove la sfavorevole congiuntura economica ha provocato un calo piuttosto generalizzato degli investimenti e precarietà di manodopera, anche specializzata.

Sviluppo di business in altri paesi

Gli importanti risultati in termini di know-how e prestigio che ENEL sta conseguendo attraverso lo sviluppo del progetto Telegestore in Italia, impongono, quindi, alcune riflessioni sulla possibilità di estenderne i benefici anche in altri paesi. è evidente infatti che il vantaggio competitivo acquisito nei confronti delle altre Utilities europee, da una parte, e il mercato potenziale esistente in Europa in termini di contatori obsoleti da sostituire, dall’altra, costituiscono i presupposti per una interessante opportunità di business. Inoltre, la forte spinta verso la liberalizzazione che sta avvenendo in Europa (direttiva 2003/54/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica) non può che proseguire ed estendersi progressivamente a tutti gli Stati membri.

Gli oltre 370 milioni di cittadini dell’Unione Europea, destinati a diventare oltre 500 milioni grazie all’adesione dei 10 nuovi Stati membri a partire dal 2004 (Ungheria, Polonia, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Cipro) e dei 3 Paesi candidati a partire dal 2007 (Bulgaria, Romania e Turchia), offrono un bacino di circa 200 milioni di contatori, per la maggior parte obsoleti e comunque in crescita. Ipotizzando la sostituzione in 8 anni del 60 per cento dei contatori al netto della crescita (turnover naturale), è possibile stimare un volume di sostituzione di circa 15 milioni di contatori all’anno.

L’estensione della tecnologia relativa al sistema di telegestione in Europa, oltre a produrre i già discussi benefici per i clienti, consentirebbe di:

– ridurre i consumi di energia a livello europeo, allentando la crescente dipendenza dai combustibili fossili (petrolio, gas e carbone), con il vantaggio di un minore inquinamento (protocollo di Kyoto) e di una maggiore stabilità in caso di crisi dei mercati;

– esercitare un apprezzabile impulso al mercato del lavoro in tutta Europa attraverso gli ingenti investimenti che saranno necessari per effettuare un così massiccio deployment di contatori e tecnologia, soprattutto in relazione all’indotto della fase di produzione dei contatori e di installazione;

Si potrebbe beneficiare delle evidenti economie di scala (presenti soprattutto nell’approvvigionamento dei materiali di consumo e della componentistica) per ridurre ulteriormente il costo unitario di produzione e incrementare la redditività dell’investimento.

Inoltre non va trascurata la possibilità di avviare importanti alleanze con le maggiori Utilities e i maggiori gruppi europei per la messa a disposizione della tecnologia e del relativo know-how, quali fattori essenziali per la commercializzazione dei contatori.

Enel nel mercato competitivo

Il progetto Telegestore ha proiettato ENEL in una posizione di assoluto prestigio all’interno del panorama delle Utilities italiane ed europee. Si sono poste le basi per una importante leadership tecnologica di fatto, sicuramente riconosciuta e apprezzata, tale da attrarre diversi operatori nazionali e internazionali. Non sono poche infatti le manifestazioni di interesse di altre imprese, che intravedono la possibilità di estendere i benefici del Telegestore anche in altri paesi europei, asiatici e delle Americhe.

Lo sviluppo di questo sistema ha consentito innanzi tutto di superare le difficoltà e i problemi relativi alle tematiche di natura tecnologica e industriale e di imporre ENEL quale riferimento principale per l’impiego delle tecniche di telegestione nel rapporto con la clientela. La sfida successiva è legata alla possibilità di applicare la tecnologia sviluppata presso altre Utilities in altri paesi e di sfruttare l’infrastruttura del Telegestore per erogare servizi a valore aggiunto ai clienti finali. Sono in corso approfondimenti per definirne i nuovi piani e le nuove strategie, non solo relativamente al mercato nazionale, e per valutare la possibilità di commercializzazione del prodotto in altri paesi con partner fra i primari gruppi mondiali.

La decisione di avviare il progetto di Telegestione ha richiesto una forte leadership e una evidente lungimiranza; la scelta di altre Utilities di avviare progetti analoghi potrà poggiare sull’esperienza fatta e sul know-how che ENEL è disponibile a condividere per lo sviluppo del settore elettrico a livello mondiale.

L’apertura dei mercati, effetto diretto del processo di liberalizzazione del settore elettrico, ha fatto sì che le stesse Utilities mutassero il loro profilo. Da realtà verticalmente integrate, prettamente focalizzate sugli aspetti industriali legati alla generazione, trasmissione e distribuzione si sono trasformate in realtà in cui temi quali la qualità del servizio, la trasparenza e il rapporto con i clienti sono destinati a diventare importanti fattori critici di successo. Le aziende sempre più proiettate verso la concorrenza e la competizione sono costrette a focalizzarsi sul contenimento dei costi e sulla flessibilità e rapidità di azione. Da qui l’esigenza per ENEL di introdurre nella gestione aziendale strumenti innovativi volti, da un lato, a soddisfare prontamente i mutati bisogni dei clienti, dall’altro a realizzare significativi recuperi di efficienza che possano tradursi in una riduzione delle tariffe, risultato che rimane uno dei principali obiettivi di un vero processo di liberalizzazione.

In questo contesto dominato dalla «complessità, il progetto Telegestore si pone come uno dei più ambiziosi, innovativi e complessi interventi a livello mondiale.

La struttura del sistema

Il sistema è costituito da tre elementi principali.

I contatori elettronici, monofase (fino a 10 KW) e trifase (fino a 30 KW a inserzione diretta, estensibili fino a 200 KW con inserzione semidiretta), che sono installati presso i clienti. Dal punto di vista tecnico le caratteristiche principali sono la misura dell’energia attiva in accordo con la IEC61036 classe 1 (laddove per questa tecnologia di contatori la classe di precisione è 2) e reattiva in accordo con la IEC61268 classe 2 (si noti che normalmente questa tecnologia di contatori non misura la potenza reattiva). Quindi, grazie anche alla registrazione delle curve di carico con intervallo di campionamento al quarto d’ora, i contatori sono già oggi in grado di supportare le necessità del mercato libero. Inoltre, fondamentale per un sistema così distribuito e complesso, supporta il downloading del software applicativo, diverse politiche tariffarie, nonché la gestione della stagionalità. Si tratta di 30 milioni di unità circa.

I concentratori di cabina secondaria (CBT) scambiano informazioni con i contatori elettronici, utilizzando un sistema a onde convogliate sulla rete in bassa tensione. I concentratori supportano la prestazione fondamentale di conversione di protocollo e di velocità tra il sistema centrale e i contatori. In particolare, tra sistema centrale e concentratori si usa il GSM a livello fisico e il TCP/IP a livello logico (con velocità di trasmissione di 9600 bps), mentre tra concentratore e contatore si usa un protocollo DLC (con velocità di trasmissione di 2400 bps). Sia i concentratori sia i contatori sono dotati di porta ottica per la comunicazione con il palmare durante la programmazione. Si tratta di 350.000 unità, mediamente 1 CBT ogni 80 contatori circa.

I sistemi di acquisizione centrali scambiano informazioni con i CBT utilizzando la rete pubblica di telecomunicazione (rete GSM). Si tratta al momento attuale di 12 centri territoriali e 2 centri nazionali.

La seguente illustrazione fornisce una rappresentazione del sistema e dei suoi elementi principali.

Le informazioni rese disponibili dal contatore ai sistemi di acquisizione centrali comprendono i dati che riguardano i profili relativi all’assorbimento di energia e i profili tariffari (struttura tariffaria, periodo di fatturazione, potenza impegnata eccetera), l’autodiagnostica del contatore, la gestione del protocollo di comunicazione per lo scambio dati e la qualità del servizio (interruzioni del servizio, variazioni di tensione, misura di carico eccetera).

Le informazioni e i comandi che è possibile inviare dal sistema centrale al contatore riguardano i dati necessari per l’inizializzazione e la programmazione del contatore stesso, anche dal punto di vista commerciale (struttura tariffaria, periodo di fatturazione, potenza contrattuale eccetera), i comandi per attivare o disattivare l’erogazione di energia elettrica, per modulare la potenza disponibile per l’utente e i dati per l’aggiornamento del software del contatore.

Il nuovo contatore elettronico consente, inoltre, di contrastare i tentativi di frode, rilevando ogni accesso all’hardware (quali l’apertura della scatola o la separazione del contatore dalla base) e al software (riprogrammazione del software).

Il Telegestore rappresenta uno strumento indispensabile per consentire al Distributore di monitorare l’erogazione dell’energia e la qualità del servizio, nonché lo stato della rete di bassa tensione. Infatti, il sistema permette di individuare prontamente, a livello centrale, i guasti sulla rete in bassa tensione (evidenza dei contatori disalimentati) e di monitorare una serie di grandezze e parametri fisici, che indicano lo stato di funzionamento della rete e consentono di porre in atto gli interventi più idonei.

Sviluppo di servizi ad alto valore aggiunto

La tecnologia così sviluppata consentirà ai clienti di usufruire di innovativi servizi ad alto valore aggiunto che potranno essere offerti da diversi operatori in grado di dialogare tecnologicamente con la piattaforma del Telegestore. L’infrastruttura del progetto attraverso opportune interfacce addizionali e un display, può dare vita a un nuovo canale di comunicazione tra la rete elettrica in bassa tensione del cliente (denominata indoor) e quella esterna (outdoor).

Tale implementazione, oltre a risultare a basso costo, può favorire nuovi sviluppi nell’automazione del settore domestico (come la domotica e l’energy management) e in quello dei servizi commerciali. I principali servizi veicolabili sono:

– regolazione e funzionamento degli elettrodomestici in funzione dei piani tariffari;

– gestione a distanza dell’accensione/spegnimento degli elettrodomestici e dei punti luce;

– azionamento dei motori per il movimento delle tapparelle, delle porte e finestre, dei cancelli e garage;

– gestione degli allarmi e altri tipi di automazione.

Il tutto in un’ottica di integrazione, un bisogno sempre più sentito dal cliente.

Operativamente il cliente dispone di un display che rappresenta la finestra sui servizi disponibili e in maniera del tutto dinamica e user friendly può accedere al servizio e valutare l’offerta commerciale.

Ferma restando la chiara missione di ENEL Distribuzione verso il raggiungimento dell’eccellenza nel settore della distribuzione dell’energia elettrica, esiste comunque la volontà di rendere disponibile la tecnologia fin qui sviluppata in modo da poter promuovere tali servizi. Anche in questo caso, ENEL è attivo nella ricerca di importanti partner per la condivisione della visione strategica e pronto allo sviluppo di una importante opportunità di mercato.

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