Facebook assiste gli studi sull’impatto dei social network nella politica

Oltre 60 ricercatori da 30 istituzioni differenti potranno accedere ai dati utente di Facebook per studiare il suo impatto su elezioni e democrazia e sul loro utilizzo da parte di inserzionisti e imprese.

di Charlotte Jee

Un prezioso bottino: Facebook consentirà ai ricercatori accademici di verificare quali siti web sono stati visitati attraverso la sua piattaforma nel periodo compreso fra il gennaio 2017 e il febbraio 2019. Non potranno quindi stimare l’impatto della piattaforma sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel 2016, né sul referendum del Regno Unito sulla Brexit, tenutosi quello stesso anno.

Nonostante questa evidente omissione, resta difficile immaginare la quantità esatta di dati che potranno essere consultati, visti gli oltre 1,6 miliardi di utenti che ogni giorno accedono a Facebook; un numero superiore all’intera popolazione della Cina, il paese più popoloso del mondo. Sarà uno dei data set mai consultati sul comportamento umano online.

Il processo: Facebook non ha selezionato i ricercatori che potranno accedere a questo prezioso bottino. Il compito è toccato al Social Science Research Council, un’organizzazione no profit degli Stati Uniti. Facebook ha lavorato a questo progetto per più di un anno nel cercare di equilibrare gli interessi dei ricercatori e la privacy dei suoi utenti.

Privacy: Sul suo blog, la società ha annunciato che utilizzerà una serie di tecniche statistiche per assicurarsi che il data set non possa permettere di identificare i singoli individui. I ricercatori potranno accedere a questi dati solamente attraverso un portale sicuro che utilizza VPN e autenticazione a due fattori, e potranno effettuare un numero predeterminato di ricerche ciascuno.

Il contesto: Facebook sta cercando di migliorare la propria reputazione dopo mesi di scandali sulla gestione sulla tutela della privacy, sulla protezione dei dati, e sul suo ruolo nelle elezioni politiche e nella democrazia.

Aprendo le sue banche dati, il social network potrebbe chiarire alcuni dei temi più bollenti che la riguardano.

(MO)

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