I modelli di intelligenza artificiale che generano immagini straordinarie a partire da semplici frasi si stanno evolvendo in potenti strumenti creativi e commerciali.
CHI
OpenAI, Stability AI, Midjourney, Google
QUANDO
Ora
OpenAI ha introdotto un mondo di mash-up strani e meravigliosi quando il suo modello di testo-immagine DALL-E è stato rilasciato nel 2021. Bastava digitare una breve descrizione di qualsiasi cosa e il programma sputava fuori in pochi secondi un’immagine di ciò che si era chiesto. DALL-E 2, presentato nell’aprile 2022, è stato un enorme passo avanti. Anche Google ha lanciato la propria IA per la creazione di immagini, chiamata Imagen.
Tuttavia, il più grande cambiamento è stato Stable Diffusion, un modello open-source da testo a immagine rilasciato gratuitamente dalla startup britannica Stability AI nel mese di agosto. Non solo Stable Diffusion è in grado di produrre alcune delle immagini più straordinarie, ma è stato progettato per funzionare su un (buon) computer di casa.
Rendendo accessibili a tutti i modelli da testo a immagine, Stability AI ha gettato benzina su quello che era già un inferno di creatività e innovazione. Milioni di persone hanno creato decine di milioni di immagini in pochi mesi. Ma ci sono anche dei problemi. Gli artisti si trovano nel bel mezzo di un grande sconvolgimento . E, proprio come i modelli linguistici, i generatori di testo-immagine possono amplificare le associazioni distorte e pericolose sepolte nei dati di addestramento raccolti da Internet.
La tecnologia viene ora integrata in software commerciali come Photoshop. Gli artisti degli effetti visivi e gli studi di videogiochi stanno studiando come accelerare le pipeline di sviluppo. La tecnologia text-to-image si è già evoluta fino a diventare da testo a video. I videoclip generati dall’intelligenza artificiale dimostrati da Google, Meta e altri negli ultimi mesi durano solo pochi secondi, ma le cose cambieranno. Un giorno i film potrebbero essere realizzati semplicemente inserendo una sceneggiatura in un computer.
L’anno scorso nessun altro settore dell’IA ha attirato di più l’attenzione delle persone, sia per le ragioni migliori che per quelle peggiori. Ora aspettiamo di vedere quale impatto duraturo avranno questi strumenti sulle industrie creative e sull’intero campo dell’IA.
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