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Cittadini e istituzioni insieme per la mobilità del futuro

Le istituzioni hanno il compito di attuare politiche che possano portare a un cambiamento sostanziale, mettendo al centro cittadini e comunità di utenti da ingaggiare in attività di analisi, co-disegno e sperimentazione.

Il panorama della mobilità sta attraversando una trasformazione radicale, con tecnologie emergenti come la guida autonoma e i servizi MaaS (Mobility as a Service) che impattano fortemente con la vita di ogni cittadino e non possono prescindere dal coinvolgimento attivo della società. Le istituzioni hanno il compito di attuare politiche che possano portare a un cambiamento sostanziale, mettendo al centro cittadini e comunità di utenti da ingaggiare in attività di analisi, co-disegno e sperimentazione.

Tra le città italiane più attente a questa trasformazione tecnologica e culturale, la città di Torino si sta posizionando sempre più come centro di sperimentazione, in particolare nell’ambito della mobilità del futuro, grazie a progetti come il living lab ToMove e l’iniziativa Maas for Italy, entrambi finanziati nell’ambito del Programma Complementare al PNNR e lanciati dal Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), con una dotazione di circa 10 milioni di euro.

I servizi MaaS stanno diventando sempre più rilevanti in un contesto urbano in cui la frammentazione del trasporto pubblico è ancora molto presente. L’idea alla base dei MaaS è quella di integrare diverse modalità di viaggio – come trasporto pubblico, bike sharing e ride-hailing – in un’unica piattaforma digitale. Questo permette agli utenti di pianificare, prenotare e pagare i loro viaggi in modo semplice ed efficiente.

Con il Living Lab TOMOVE invece, la Città di Torino insieme a partner strategici del territorio vuole immaginare e testare tecnologie e nuovi scenari di servizio che possano rendere la città un territorio dove spostarsi diventa sempre più efficiente, sostenibile, sicuro e flessibile. Per farlo, apre le porte alla co-sperimentazione con gli operatori di mobilità del territorio, con il mondo della ricerca e dell’impresa. E soprattutto, mette al centro cittadini e comunità di utenti che da subito saranno ingaggiati in attività di analisi, co-disegno e sperimentazione.

Esploriamo i progressi, le sfide e le opportunità legate a queste nuove frontiere della mobilità.

Living Lab: un ecosistema per l’innovazione nella Smart Mobility

I Living Lab rappresentano un nuovo approccio alla progettazione e all’implementazione di servizi innovativi in diversi ambiti, tra i quali la sperimentazione di nuove soluzioni di smart mobility.
Si tratta di ambienti collaborativi in cui aziende, università, istituzioni e cittadini possono creare un ecosistema favorevole alla sperimentazione in condizioni reali e all’implementazione di servizi di mobilità avanzata, supportando progetti pilota attraverso Call4Testing e “Grandi Dimostratori”.
Questi laboratori viventi sono fondamentali per accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile e inclusiva, in quanto i Living Lab:

  1. Coinvolgono direttamente gli utenti finali permettendo di testare nuove soluzioni con il coinvolgimento attivo dei cittadini, garantendo un processo di ascolto immediato e prezioso per migliorare i servizi.
  2. Stimolano la collaborazione tra attori chiave creando un ambiente favorevole alla cooperazione tra imprese, università e istituzioni, consentendo di sviluppare soluzioni più integrate e complete.
  3. Favoriscono l’aggiornamento normativo offrendo una comprensione più chiara delle esigenze normative, aiutando a definire nuove regolamentazioni per la smart mobility, basate sui dati e feedback emersi delle sperimentazioni.
  4. Accelerano l’adozione di nuove tecnologie consentendo alle aziende di testare e migliorare rapidamente le loro innovazioni, riducendo il tempo di sviluppo e commercializzazione.

In questo contesto, Torino ha lanciato il progetto TOMOVE, in continuità con l’iniziativa Torino City Lab e in forte sinergia con il Living Lab Milano (finanziato con le stesse risorse PNRR) in corso di sviluppo nell’ambito dello Spoke 8 del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST).

Lancio di TOMOVE: Innovazione in Movimento

Il progetto TOMOVE è stato presentato ufficialmente durante l’evento “Innovazione in Movimento – MaaS4Italy per la mobilità del futuro”, tenutosi a Torino il 26 e 27 marzo 2024. L’evento, organizzato nell’ambito del programma MaaS4Italy dai Comuni di Torino e di Milano con il coordinamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Dipartimento della Trasformazione Digitale, ha riunito aziende, università, istituzioni e start-up per discutere le sfide e opportunità legate all’implementazione dei servizi MaaS in Italia e alle sperimentazioni di servizi CCAM (Connected Cooperative Automated Mobility) nel perimetro dei Living Lab di Torino e Milano. Questo nuovo progetto, operativo fino giugno 2026 persegue in via trasversale gli obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale in linea con gli impegni della Mission europea “100 Climate Neutral Cities” a cui la Città di Torino ha aderito.

La prima giornata, aperta al pubblico, è stata un’occasione per scoprire i risultati e le prossime sfide tecnologiche e sociali del programma Mobility as a Service for Italy, grazie alla partecipazione dei referenti e partner delle città e dei territori selezionati per le sperimentazioni di servizi MaaS, oltre che dikey opinion leader sul tema del mobility as a service e sui nuovi trend di mobilità.

Il 27 marzo, la seconda giornata dell’evento dedicata agli addetti ai lavori, ha visto lo svolgimento di tre workshop, dimostrazioni e incontri tra esperti del settore, concentrandosi sui temi legati al MaaS e alla Cooperative Automated Connected Mobility (CCAM) dei Living Lab di Torino e Milano.  

Durante il primo workshop“University & Corporate MaaS” sono state discusse sfide, le opportunità, gli ostacoli e le possibili proposte d’intervento per l’implementazione dei servizi MaaS nelle politiche di mobility management e per la mobilità sostenibile universitaria, due dei target di riferimento dei servizi MaaS. Le Università italiane sono infatti dei grandi attrattori di flussi di mobilità sistematica (sono circa 2 milioni le persone che costituiscono la domanda universitaria di mobilità quotidiana) e i servizi MaaS rappresentano dei potenziali servizi di supporto per la mobilità sostenibile e le politiche di mobility management delle Università (RUS – GdL Mobilità 2022).

Nonostante la complessità e le sfide nell’implementare i servizi MaaS alla mobilità sistematica, universitaria e aziendale, esistono numerose opportunità e proposte d’intervento per superarle. È necessario un impegno collaborativo e multidisciplinare per realizzare il pieno potenziale dei servizi MaaS per la promozione della mobilità sostenibile nelle comunità corporate e accademiche.
Per superare queste sfide, è fondamentale sviluppare servizi MaaS personalizzati che rispondano alle esigenze specifiche degli utenti. Gli incentivi finanziari e i programmi fedeltà possono essere strumenti efficaci per promuovere il cambiamento delle abitudini di mobilità, ma è importante integrare queste iniziative con campagne di comunicazione mirate a sensibilizzare gli utenti.

Di seguito sono riportate le parole chiave emerse per descrivere le sfide, le opportunità e gli ostacoli legati all’implementazione dei servizi MaaS all’interno dei contesti universitari.

Le parole individuate dai partecipanti per descrivere le sfide legate all’implementazione dei servizi MaaS all’interno dei contesti universitari. Elaborazione: CEMTET-UNIMIB (Matteo Colleoni, Luca Daconto, Simone Caiello, Anastasiya Ramusik)
Le parole individuate dai partecipanti per descrivere le opportunità legate all’implementazione dei servizi MaaS nei contesti universitari. Elaborazione: CEMTET-UNIMIB (Matteo Colleoni, Luca Daconto, Simone Caiello, Anastasiya Ramusik)
Le parole individuate dai partecipanti per descrivere gli ostacoli e proposte per l’implementazione dei servizi MaaS nei contesti universitari. Elaborazione: CEMTET-UNIMIB (Matteo Colleoni, Luca Daconto, Simone Caiello, Anastasiya Ramusik)

Con il secondo workshop “Raccontare il MaaS alle persone. Coinvolgere i cittadini e farli sentire parte attiva del cambiamento. Quali ricette?” è stato fatto un confronto aperto su ciò che può agevolare eostacolare la diffusione di un nuovo concetto di mobilità come il MaaS. Pertanto, si è cercatodi comprendere quali metodi di comunicazionesono più efficaci, a quale target si vuole comunicare, quale tipo di linguaggio utilizzare, ma soprattutto come ingaggiare cittadini e utenti e come farli sentire parte attiva del cambiamento.

I contributi emersi sono riportati all’interno della seguente analisi SWOT , con la quale vengono sintetizzate le principali proposte e gli elementi di attenzione rispetto a possibili strategie di rilancio del MaaS o di mitigazione di una potenziale minaccia che possa danneggiarne la diffusione.

SWOT Analysis, elaborazione a cura di: 5T (Matteo Antoniola, Vera Cigno, Gloria Tarantino) e Dipartimento Psicologia di UniTo (Angela Fedi, Valentina Garetto)
Strategie che rilanciano il MaaS e prevengono potenziali minacce, elaborazione a cura di: 5T (Matteo Antoniola, Vera Cigno, Gloria Tarantino )e Dipartimento Psicologia di UniTo (Angela Fedi, Valentina Garetto)

Infine, con il terzo workshop “Quali sfide e prospettive di mercato per la guida autonoma?” sono state esplorate le tendenze attuali e future nel settore della guida autonoma e della logistica. In questo contesto, per abilitare servizi cooperativi tra veicoli e infrastrutture, anche a supporto delle tecnologie CCAM, è necessario partire dal potenziamento ed estensione dei servizi C-ITS in atto nella città di Torino. Inoltre, è stato identificato un percorso prioritario, denominato “Smart Road”, dove creare le condizioni infrastrutturali ideali per le sperimentazioni CCAM e svolgere attività di ricerca e sperimentazione dei veicoli a guida autonoma e connessa.

Nonostante i progressi compiuti, la guida autonoma deve ancora affrontare numerose sfide. L’infrastruttura stradale è una delle principali preoccupazioni: in Italia, molte strade non sono adeguatamente attrezzate con linee divisorie e segnaletica chiara, rendendo difficile per i veicoli autonomi navigare in sicurezza. Inoltre, rimangono preoccupazioni riguardo alla sicurezza fisica e digitale dei passeggeri, così come all’accettazione sociale di questi nuovi sistemi di trasporto. È essenziale quindi migliorare la connettività, fondamentale per agevolare lo scambio di informazioni tra i veicoli e il resto del sistema, così come è rilevante tenere in considerazione l’accettazione degli utenti, far percepire loro il valore aggiunto delle soluzioni disponibili nonché riflettere sui temi della sicurezza e della sostenibilità.

Il futuro della mobilità si sta delineando attraverso una rete complessa di tecnologie avanzate e modelli di business innovativi. La guida autonoma e i servizi MaaS stanno rivoluzionando il settore dei trasporti, offrendo soluzioni sempre più efficienti, sostenibili e integrate. Tuttavia, per sfruttare appieno queste innovazioni, è necessario un impegno collaborativo e multidisciplinare, che coinvolga aziende, istituzioni e utenti. In definitiva, la trasformazione verso una mobilità più intelligente e sostenibile richiede una comprensione più profonda delle esigenze degli utenti, progressi infrastrutturali e un quadro normativo flessibile che possa adattarsi a queste nuove tecnologie. La citta di Torino è pronta ad accogliere questa sfida, per diventare un punto di riferimento per la mobilità del futuro in Italia, grazie al progetto ToMove e MaaS for Italy.

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