Detriti da un asteroide

La missione Osiris-Rex della NASA ha appena scattato una foto ai detriti rilasciati dalla superficie dell’asteroide Bennu. È la prima volta che abbiamo un’immagine di questo tipo di evento, ma gli scienziati non sono ancora in grado di determinare come mai accada.

di Neel V. Patel

La nuova scoperta della missione Osiris-Rex, pubblicata su Science, mostra tre diversi eventi di espulsione il rilevati dall’inizio del 2019. Ognuno di essi ha portato alla perdita di centinaia di particelle, delle dimensioni di qualche centimetro, dalla superficie dell’asteroide. Alcune si sono perse nello spazio, mentre altre sono rimaste nell’orbita di Bennu, per poi tornare sulla superficie.

Bennu può ora essere classificato come un asteroide “attivo”, nel senso che perde massa. Gli scienziati hanno ridotto le cause di questa perdita a tre possibili meccanismi: fratture causate da drastici cambiamenti di temperatura (la temperatura di Bennu oscilla tra i 126,85 e -23,15 °C ogni 4,3 ore), la disidratazione dei minerali d’argilla e l’impatto di micrometeoriti sulla superficie dell’asteroide.

Gli scienziati non avevano idea che Bennu perdesse detriti. Il lancio di queste particelle richiede “un’energia pari a quella necessaria a rompere un cracker”, spiega Humberto Campins della University of Central Florida, coautore dello studio e membro del team Osiris-Rex. È un livello di energia troppo basso da rilevare con i nostri strumenti a terra o nello spazio. Osiris-Rex ha potuto rilevare il dato solo in virtù della distanza ravvicinata all’asteroide.

Oggetti come Bennu sono molto interessanti da esplorare, in quanto sono ricchi di molecole organiche e di acqua che un giorno potremmo essere in grado di estrarre. È chiaro che altri asteroidi dalla composizione simile a Bennu potrebbero rivelarsi attivi, un fatto da prendere in considerazione per valutare il fattore sicurezza delle future missioni esplorative.

L’attività osservata su Bennu non è pericolosa per la missione Osiris-Rex, ma per quanto ne sappiamo Bennu potrebbe essere capace di produrre periodi di attività più intensa di quanto osservato finora. Bennu, e altri asteroidi simili, potrebbero essere soggetti a periodi in cui espellono particelle di dimensioni e in quantità pericolose per la maggior parte dei veicoli spaziali.

Osiris-Rex continuerà a studiare Bennu, per poi cercare di raccogliere un campione dalla sua superficie prima di avviarsi sulla strada del ritorno per consegnare i propri campioni agli scienziati sulla Terra nel settembre 2023.

(lo)

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