Un’auto elettrica tutta reggiana

la manifattura reggiana ha un’elevata compatibilità con la produzione della componentistica necessaria alle nuove vetture Made in Italy.

di Fabio Storchi

L’investimento di SILK-Ev-FAV a Reggio Emilia è un evento di grande importanza per l’industria reggiana e per Unindustria Reggio Emilia. La nostra associazione ha come mission quella di essere un elemento di propulsione e di stimolo per lo sviluppo del sistema territoriale reggiano.

L’investimento di SILK-EV-FAW è paradigma di ciò per cui Unindustria lavora e per questo motivo desidero ringraziare sentitamente il CEO Jonathan Krane e tutto il suo staff. Ci siamo candidati per attrarre SILK-EV-FAW a Reggio Emilia con le migliori energie che potevamo mettere in campo; una scommessa che sembrava fantasia ancora qualche mese fa, ma sulla quale abbiamo lavorato con grande determinazione.

Ora il sogno di sta trasformando in realtà. Crediamo che un investimento in tecnologia avanzata, in innovazione e sostenibilità, sia il più grande contributo che Unindustria possa portare alla nostra economica.

SILK-EV-FAV è un investimento ‘buono’. Non è solo un investimento industriale, è valore aggiunto per l’intera comunità, aprirà nuove frontiere, porterà progresso, sarà un riflettore acceso sul nostro territorio e porterà benessere oltre il suo scopo.

Vedo dunque diversi punti di forza in questo progetto. Innanzitutto con SILK-EV-FAV il sistema industriale reggiano entra nel network mondiale della produzione di automobili e il distretto reggiano si affaccia a un nuovo mercato globale che collocherà la nostra città in pieno titolo nella Motor Valley Emiliana. In secondo luogo, è un greenfield, ovvero una nuova realizzazione che parte da zero senza condizionamenti di sorta.

SI tratta di un fatto importantissimo perché l’innovazione tecnologica è anche innovazione degli spazi industriali, dei processi produttivi e dell’organizzazione aziendale. È un investimento che guarda la futuro, alla mobilità elettrica e alla guida autonoma, e lo fa con un approccio sostenibile.

È un progetto che si sviluppa nel segmento del lusso, quell’artigianato ad lata specializzazione che ha fatto del Made in Italy il marchio più importante del mondo; in questo caso: lusso italiano, Made in Reggio Emilia.

Tuttavia, non è solo un’iniezione di capitale fresco, ma anche un’occasione straordinaria di lavoro per centinaia di imprese, sia nella filiera dell’edilizia, sia nella catena di fornitura industriale, oltre che per migliaia di nuovi occupati, molti dei quali giovani. Accompagnerà molte imprese associate in un percorso accelerato di internazionalizzazione e nello stesso tempo in un cammino di crescita che per molte Pmi costituisce una grande opportunità.

Questo investimento e la decisione che lo ha reso possibile, confermano inoltre la credibilità l’autorevolezza e la competitività raggiunte dal sistema produttivo reggiano e dalle sue imprese che, da tempo, eccellono in ambiti come la meccatronica e la meccanica intelligente.

Unindustria e il Comune di Reggio Emilia hanno collaborato fianco a fianco per raccogliere questa sfida: siamo riusciti, una volta di più, a Fare Insieme e per questo ringrazio il Sindaco Luca Vecchi, il Vicesindaco Alex Pratissoli e l’Amministratore Delegato di STU Reggiane Luca Torri. Desidero ringraziare anche la struttura di Unindustria, guidata dal Direttore Generale Filippo di Gregorio, che ha partecipato attivamente al progetto dimostrando passione e competenza. Infine, un ringraziamento particolare a Eugenio Sidoli, che si è generosamente messo a disposizione del sistema confindustriale – di cui è parte integrante – e della sua città, a cui ha voluto donare ‘pro bono’ il suo tempo e la sua competenza, con riconoscenza e spirito di comunità.

Siamo tutti accomunati da una precisa consapevolezza: il valore che questa iniziativa esprime per la nostra città, per il suo territorio e per l’intera regione Emilia-Romagna. L’annuncio fatto nelle scorse settimane non è tuttavia il punto d’arrivo di un grande impegno condiviso, bensì l’avvio di una nuova avventura industriale che deve coinvolgere d’ora in avanti l’intera nostra intraprendente comunità.

Si rafforza quel ruolo mediopadano che Reggio Emilia ha assunto a partire dal successo della Stazione Mediopadana dell’Alta Velocità e dalla forte espansione industriale conosciuta negli ultimi decenni.

L’imponente impianto produttivo di SILK-EV-FAV si colloca in questo contesto e ne accelera ulteriormente lo sviluppo, così come l’affermazione della nuova identità del territorio reggiano all’interno della dimensione europea e globale. La sfida che tutti noi – nessuno escluso – abbiamo davanti è essere all’altezza del riposizionamento competitivo che stiamo realizzando e che ancora più saremo chiamati a realizzare in futuro.

SILK-Ev-FAV, Stazione Mediopadana AV, Area Nord ex Officine Reggiane e l’intero nostro sistema produttivo sono i caposaldi di questo nuovo e impegnativo cammino di crescita a sviluppo. Gli anni che abbiamo davanti sono fondamentali per ancorare stabilmente la nostra piattaforma produttiva, economica e sociale alla dimensione globale. Rivoluzione Digitale, Industry 4.0, Innovazione e Formazione del Capitale Umano devono diventare gli obiettivi strategici dell’intero territorio reggiano.

Tutto ciò significa più Orientamento Scolastico, più Istruzione Tecnica superiore, maggiore riqualificazione professionale, nuove Lauree Digitali e dunque più Università, per fare del nostro capoluogo e del suo territorio, oltre all’industria, anche un Centro di Eccellenza Digitale di classe europea. In sintesi, un territorio in grado di attrarre persone capaci e motivate anche da fuori regione e dall’estero.

Sta a noi tutti, ora, intrecciare questi obiettivi con le risorse, i programmi e i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, così come della Programmazione Europea ordinaria e straordinaria (Next Generation EU).

L’impegno per il successo dell’investimento di SILK-EV-FAV e quello per il futuro del nostro sistema locale e dei suoi giovani rappresentano due facce di una stessa medaglia.

Per far sì che ciascuno dei due abbia successo dobbiamo continuare a condividere come comunità i sogni, le visioni, i progetti e gli investimenti. Dobbiamo, in altri termini, continuare a Fare Insieme.

Fabio Storchi, Presidente Unindustria Reggio Emilia

(lo)

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