Joule, a scuola di imprenditoria

Una Scuola di Impresa per crescere insieme all’Italia, con i valori di sviluppo sostenibile di Eni.

di Paola Arpino

Siamo nel 1843, quando lo scienziato fisico James Prescott Joule dimostra con un esperimento che il lavoro meccanico si può trasformare in calore e che anche questo è una forma di energia. In suo onore, la definizione “Joule” all’unità di misura del lavoro e dell’energia e il fenomeno da lui stesso osservato, secondo il quale in un circuito percorso da corrente, parte dell’energia elettrica può essere convertita in altre forme di energia come il calore: siamo in presenza del cosiddetto effetto Joule, utilizzato per il funzionamento di apparecchi di uso domestico come per esempio, il forno elettrico, il bollitore, l’asciugacapelli e il ferro da stiro.

E se questo è quanto accade nella dimensione fisica, immaginiamo ora, analogamente, di trovarci in un’altra dimensione, quella dell’Education: c’è un’aula, in questa inseriamo una squadra di persone (circuito umano). In ognuna di esse, confluisce il sapere dei docenti (corrente) così che ogni persona del circuito possa traferire all’ambiente circostante una propria, distinta e unica energia: è l’effetto Joule di Eni, la nuova iniziativa a firma dell’azienda, che avrà il compito di formare laureati, manager e giovani imprenditori, all’interno di una scuola di impresa dedicata. Gli obiettivi preposti: riduzione delle emissioni attraverso la ricerca di soluzioni che sostengano le imprese impegnate a offrire il loro contributo nel passaggio al modello energetico di decarbonizzazione e più ampiamente, a un modello di società sostenibile.

La sfida a lungo termine è la neutralità carbonica ma per vincerla, è necessario avere una visione di lungo termine comune e la volontà di investire nell’acquisizione di competenze idonee a creare un futuro diverso. La scuola di impresa Joulenasce dalla volontà di Eni, che, nell’attuale congiuntura, vuole essere strumento proattivo per la ripartenza delle imprese in Italia, promuovendo la creazione di un ecosistema imprenditoriale (piccole e medie imprese, corporate, fornitori di servizi specializzati come gli incubatori e gli acceleratori, Istituzioni Universitarie e di Ricerca) animato da persone che hanno interesse a rendere l’Italia un modello di sostenibilità, oltre i confini dell’ambito energetico. Ma per capire di più cosa ha spinto Eni e un gruppo di esperti nell’ambito della formazione, del business e del mondo accademico al lancio di questa iniziativa sul mercato italiano, ce lo racconta Antonio Funiciello, senior vice President della scuola.

Un progetto innovativo quello di Joule, una scuola di impresa per promesse dell’imprenditoria e per imprese che vogliono dare un nuovo impulso al proprio business.
L’obiettivo di Joule è condividere i valori e le competenze di Eni con le aspiranti imprenditrici e imprenditori che muovono i primi passi nel mercato. Joule darà una mano a chi vuole lavorare sulla propria vocazione imprenditoriale o a chi cerca supporto per la propria start up. Naturalmente lavoreremo con chi vuole partecipare a raggiungere i nostri obiettivi strategici, come la ricerca di soluzione per un modello energetico a basso impatto carbonico e la nuova centralità di energie rinnovabili.

Eni è decisa a offrire un forte contributo al processo di transizione energetica investendo sulla ricerca, su tecnologie proprietarie, capaci di studiare nuove forme di energia e creare valore nel lungo termine; con Joule, saranno le persone stesse a trasferire questi valori in un ampio contesto: pensa che l’Italia sia pronta ad accogliere questa sfida?
Siamo convinti di sì, anche in ragione delle tante attività che Eni già svolge in questa direzione e che riscuotono enorme successo. Si è parlato molto in questi giorni dello Human Knowledge Program che parte in autunno nelle aule Eni di Villa Montecucco a Castel Gandolfo. Ma contemporaneamente al programma in aula, sarà disponibile un programma di formazione a distanza molto innovativo. Ci siamo ispirati agli interactive film e ai movie game per sviluppare un’esperienza formativa molto ingaggiante: i partecipanti saranno protagonisti di un percorso virtuale nel quale, impersonando una imprenditrice o un imprenditore, saranno calati in situazioni tipiche del business e dovranno scegliere, di volta in volta, tra le opzioni a disposizione del personaggio interpretato.

In un momento storico segnato dalla crisi pandemica, un’iniziativa come quella di Joule può sortire due tipi di risposta: una positiva, perché offre prospettive future, l’altra negativa, a causa del sentiment di sfiducia che in questa contingenza pervade l’animo degli italiani: lei su quale scommette?
Non c’è dubbio che gli italiani siano sfiduciati dopo una grave emergenza sanitaria, da cui non siamo per altro ancora usciti, ancor di più andando verso una durissima crisi economica e sociale. Ma la voglia di riattivarsi spero prevalga su tutto il resto. Non è la prima crisi che l’Italia affronta. Joule è una degli strumenti che Eni offre per recuperare il terreno perso. Il rilancio del sistema paese passa in gran parte per la ripresa dell’economia e Joule è un’occasione per proporre strumenti concreti a chi vuole mettere alla prova il proprio spirito imprenditoriale.

A quale tipo di startup verrà offerto un percorso di incubazione e accelerazione?
Il perimetro di riferimento non è l’energia, ma la decarbonizzazione, l’economia circolare e il cambiamento climatico. Chiunque abbia buone idee e buone pratiche per abbattere le emissioni di CO2 può essere dei nostri. Non a caso collocheremo alcune delle nostre start up negli spazi Eni in via Ostiense a Roma, accanto al Gazometro. Lì dove un tempo si bruciava il carbone per dare energia alla capitale d’Italia, oggi prenderanno casa le start up che hanno la decarbonizzazione come valore e obiettivo di business. 

(Antonio Funiciello è giornalista e scrittore, collabora con Il Foglio e L’Espresso. Dal 2016 al 2018 è stato capo di gabinetto del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal 2020 è senior vice president di Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa).

Come candidarsi
Gli aspiranti interessati ad entrare a far parte del networking di Joule e contribuire a un nuovo modo di fare impresa, possono inviare la propria candidatura entro il 30.06.2020.
Ulteriori informazioni e requisiti per l’ammissione sono disponibili accedendo alla pagina Joule: la scuola di Eni per l’impresa

Clicca qui per leggere l’articolo originale

Foto: Fonte Eni

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