A.L.B.A., la carrozzella a guida autonoma

Controllata in remoto e attraverso comandi vocali, il prototipo di carrozzella “intelligente” è in fase di sperimentazione a Torino.

di Fonte Pepite STMicroelettronica

Una carrozzella a guida autonoma, capace di trasportare pazienti da un punto all’altro dell’ospedale, prendere l’ascensore e tornare da sola al suo posto. Si chiama A.L.B.A. (Advanced Light Body Assistant) ed è il prototipo di carrozzella “intelligente” in sperimentazione da pochi giorni al Presidio sanitario San Camillo Moschini di Torino.

Si tratta di un prodotto innovativo nel settore dell’automazione degli edifici, capace permettere alle persone colpite da disabilità temporanea o permanente, a casa propria e in altri ambienti pubblici e privati come ospedali, musei ed aeroporti, di migliorare la loro qualità di vita spostandosi in modo autonomo. Nel caso degli ospedali, si osserva anche un risparmio di tempo e di impiego del personale nel riportare le carrozzelle al proprio posto dopo l’uso.

Il progetto nasce da un’idea di Andrea Segato della Teoresi Group, società internazionale di servizi di progettazione di ingegneria, sviluppo e consulenza con sede a Torino che ha diretto il progetto. Il prodotto finale è il frutto di una collaborazione tra aziende internazionali e italiane, tra le quali STMicroelectronics, Amazon Alexa, United technology Research center, Otis, Torino Wireless, R.Zenti, Twin Pixel, oltre al presidio sanitario San Camillo Moschini.

I componenti elettronici della carrozzella ALBA sono fondamentalmente tutti “made in ST”. «Siamo stati coinvolti nel progetto da Andrea Segato già qualche anno fa – racconta Adriano Basile, Technical Marketing Manager di ST – e non solo abbiamo detto di sì alla fornitura delle nostre piattaforme tecnologiche, ma abbiamo studiato assieme a loro quali fossero le prerogative del progetto per capire quali piattaforme fornire.

All’inizio eravamo convinti che si trattasse di un oggetto assimilabile a quelli di movimentazione in fabbrica, per il mercato industriale, ma lavorando con Teoresi, abbiamo capito che dovevamo andare in un’altra direzione: poiché la carrozzella serve al trasporto di persone, c’era la necessità di soddisfare i livelli di sicurezza simili a quelli delle automobili. Pertanto abbiamo introdotto nel progetto le nostre piattaforme per l’automobile autonoma, che offrono elevati standard di sicurezza».

Quella di ST è una delle tecnologie più avanzate in campo automotive, sia per la parte elaborativa sia per il controllo dei motori. Questo è il cuore della carrozzella ALBA. Sappiamo che ci saranno sviluppi futuri – e continueremo a offrire al progetto le nostre tecnologie sulla sensoristica e la connettività».

Per la realizzazione del prototipo di ALBA, ST ha messo a disposizione i laboratori del sito di Catania. «I nostri laboratori – spiega Basile – sono stati l’hub logistico dello sviluppo della parte elettronica e della meccanica. Poi, negli ultimi mesi, i test sono stati effettuati sul campo all’ospedale San Camillo di Torino». Dove la carrozzella sta ora venendo sottoposta a veri test. Teoresi, nel frattempo, ne sta già studiando uno spin-off, l’ALBA Robot, progettato per commercializzare questo sistema.

Al successo hanno contribuito anche tanti giovani laureati all’Università di Catania. «ST collabora con Teoresi da tanti anni attraverso studenti che hanno svolto la tesi di laurea e spesso anche una attività di tirocinio da loro, principalmente nel settore automotive. Teoresi ha assunto più di cento laureati negli ultimi anni. In particolare ST ha iniziato a parlare del progetto ALBA nel 2016 sottoponendo anche un progetto di ricerca congiunto. Nel frattempo, da allora tre tesisti hanno lavorato sulle tecniche di navigazione, di localizzazione e di controllo del sistema ALBA in collaborazione con STMicroelectronics».

Immagine: Fonte ST

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