Accesso universale all’acqua pulita

Un percorso concreto per proteggere una risorsa indispensabile.

di Luca Longo

La salvaguardia di una risorsa limitata e sempre più sfruttata come l’acqua è centrale nel percorso di sviluppo sostenibile globale. Il rispetto del Pianeta è parte integrante della missione di Eni, ambito in cui siamo attenti a promuovere un approccio responsabile anche all’uso dell’acqua, una risorsa vitale per la Terra e per l’uomo.

Proseguendo la trasformazione avviata nel 2014, vogliamo essere leader nella transizione energetica verso un futuro low-carbon, favorendo l’accesso all’energia in maniera efficiente e sostenibile per tutti.

Come esemplificato nel podcast ‘Le mille strade dell’acqua‘, l’impegno alla salvaguardia della risorsa idrica è parte integrante di questo obiettivo, implementando azioni volte a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici quali la scarsità idrica e la desertificazione.

L’azienda ha rafforzato il proprio impegno pubblicando per la prima volta il Posizionamento Eni sull’acqua, un ulteriore passo concreto verso il rafforzamento degli impegni previsti dal CEO Water Mandate e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, agendo in sintonia con le esigenze del territorio, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sociale e salvaguardare gli ecosistemi. La multinazionale dell’energia ha adottato da tempo un approccio integrato e trasversale, che coinvolge funzioni specialistiche e linee di business e che ci consente di mappare e monitorare il rischio idrico per individuare le aree più vulnerabili e definire azioni volte alla mitigazione del rischio idrico.

Per dare un segnale chiaro del proprio impegno, Eni ha deciso di aderire, prima tra le aziende del settore energetico, al CEO Water Mandate dello UN Global Compact, un’iniziativa delle Nazioni Unite che vincola le aziende partecipanti a migliorare la gestione dell’acqua nelle loro attività.

Con il supporto di oltre  180 aziende di diversi settori, il CEO Water Mandate ha l’obiettivo di incoraggiare le imprese a intraprendere azioni concrete per un uso sostenibile dell’acqua nei processi industriali. Gli aderenti si impegnano a migliorare le performance aziendali in sei ambiti specifici (Direct Operations, Supply Chain & Watershed Management, Collective Action, Public Policy e Community Engagement), riferendo annualmente sui progressi compiuti.

La trasparenza è il principio portante di tutte le azioni di Eni, applicato ad ogni livello e per qualsiasi realtà aziendale, alla radice della scelta di aderire ai principali indici ESG.

Nel questionario CDP Water Security, Eni ha ottenuto lo score di A-, per la trasparenza sulla gestione delle risorse idriche, uno dei punteggi più alti tra le compagnie operanti nel settore.

CDP è una Organizzazione non-profit che valuta le performance e le strategie delle imprese quotate in borsa sul clima, sulla risorsa idrica e sulla sostenibilità delle biomasse impiegate nei processi produttivi. Il valore dello score orienta le aziende verso la riduzione degli impatti ambientali e sulla salvaguardia della risorsa idrica e la protezione delle foreste, incoraggia a capitalizzare le opportunità e guida l’azione di investitori e clienti verso un mondo più sostenibile.

L’accesso universale all’acqua pulita è un aspetto essenziale del mondo in cui vogliamo vivere, così come affermato dall’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sullo stesso tema, l’Obiettivo 14 punta a proteggere gli ecosistemi marini e costieri, riducendo la contaminazione marina e l’acidificazione degli oceani attraverso la diffusione di pratiche ittiche sostenibili e la ricerca scientifica. Infine, anche l’Obiettivo 15 concorre indirettamente a preservare l’acqua e a salvaguardare la biodiversità tramite la protezione e il ripristino degli ecosistemi terrestri.

Un longform che illustra definizioni e concetti base legati alla biodiversità e ai servizi ecosistemici, tra i quali l’acqua è un elemento fondamentale, tutti temi a cui Eni lavora costantemente, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Eni Rewind, la società ambientale di Eni, è impegnata in attività di bonifica e monitoraggio della falda nei siti industriali. Nel 2019 ha trattato complessivamente 31 milioni di metri cubi di acqua, recuperandone circa 5 milioni per riutilizzarla nei siti. 

A Brindisi è stato avviato un nuovo impianto a membrane a osmosi. Gestito da Enipower, l’impianto è capace di produrre acqua demineralizzata, consentendo di ridurre drasticamente i prelievi di acqua dolce da falda e superficie oltre che di quella marina. Il progetto, realizzato nella centrale Enipower di Brindisi, permette di utilizzare l’acqua demineralizzata sia per la produzione termoelettrica che nei processi produttivi delle aziende coinsediate.

Grazie alla sinergia e il costante impegno di Eni nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche, l’impianto è stato collegato con il TAF di Eni Rewind, consentendo così una ulteriore riduzione dei prelievi di acqua mare. L’impianto continua a sfruttare come principale materia prima l’acqua marina ma, a parità di produzione, consente di ridurne il prelievo di circa 6 milioni m3/anno.

Eni Rewind gestisce 42 impianti di trattamento delle acque di falda, di cui 25 di proprietà. L’obiettivo è massimizzare il reimpiego dell’acqua una volta trattata.

Nel marzo 2019 Eni e CNR hanno firmato un accordo che prevede la costituzione di quattro poli di ricerca d’eccellenza nel Mezzogiorno per uno sviluppo ambientale ed economico sostenibile. Uno di questi è il Centro Eni-CNR “Acqua” di Metaponto, in Basilicata. Inaugurato nel 2019 ha l’obiettivo di incrementare le conoscenze scientifiche e di studiare soluzioni e tecnologie innovative in grado di aumentare la produttività e l’efficienza dell’utilizzo di acqua nel comparto agricolo, mitigando gli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo e in altre aree strategiche come Corno d’Africa, Sahel, Medio Oriente.

Eni da sempre affianca alle sue attività in ambito energetico la promozione di iniziative a favore delle comunità che le ospitano. Tra le direttrici della multinazionale per la creazione di valore vi sono le Alleanze per la promozione dello sviluppo locale nei Paesi in cui questa opera. L’impegno preso, infatti, non è solo rivolto alla valorizzazione delle risorse dei Paesi produttori, destinando la propria produzione di gas al mercato locale e favorendo l’accesso all’elettricità, ma anche alla promozione di un ampio portafoglio di iniziative a favore delle comunità, tra cui spicca l’importanza di quelle dedicate all’accesso all’acqua.

(lo)

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