Al via il programma di Open Accelerator 2018: 11 i partecipanti selezionati

Un’originale Call for Projects, la risposta internazionale di progetti d’eccellenza

di OpenZone

Milano, settembre 2018 – Una sfera per ridurre il tremore parkinsoniano; un device per il rilevamento precoce di patologie respiratorie; sensori che trasformano gli attuali inalatori in device intelligenti e connessi… Queste sono solo alcune delle soluzioni ideate dai team che partecipano alla terza edizione di Open Accelerator (OA), il programma internazionale di accelerazione nel campo delle Scienze della Vita avviato da Zcube, Research Venture del gruppo farmaceutico Zambon.

Grazie a un processo articolato e rigoroso, che ha coinvolto esperti, advisor, key opinion leader e investitori, sono stati selezionati undici progetti tra le 78 application ricevute in risposta alla “call for projects 2018”, che ha avuto, per la prima volta, un focus specifico sulle aree terapeutiche del Sistema Nervoso Centrale e del Respiratorio, e sulle seguenti tecnologie: Wearable e Digital Health, Big Data, Medical Device, Biomarker e Diagnostic and Drug Delivery Systems.

Undici team internazionali hanno avuto accesso al programma di accelerazione iniziato il 14 settembre ed erogato in collaborazione con Officine Innovazione di Deloitte e con il supporto dei partner dell’iniziativa: Italian Angels for Biotech, Innogest, Premio Marzotto, Unicredit, StartLab, Studio legale Bird& Bird.

1. Lung Passport (Minsk, Belarus)
2. Mobile GaitLab (Nürnberg, Germany)
3. Amiko (London, United Kingdom)
4. Vilim ball (Kaunas, Lithuania)
5. TherA (Berlin, Germany)
6. ParkinTest (Varese, Italy)
7. First blood test for multiple sclerosis by Prindex (Napoli, Italy)
8. RT 100, a Metered Dose Inhaler Pump (Brescia, Italy)
9. SPYRAS (London, United Kingdom)
10. Development of a nano-sensor multiprobe device in optical fiber (Napoli, Italy)
11. DIAGNOS (Cameroon)

Il programma Open Accelerator, finalizzato a favorire l’ulteriore sviluppo dei progetti, si protrarrà fino a fine novembre, e prevede un mix di sessioni onsite, presso il campus scientifico OpenZone alle porte di Milano (Bresso), ed online, personalizzate per le diverse startup. Spina dorsale del programma è la robusta mentorship da parte di diversi esperti (almeno 4 per ogni startup) con competenze scientifiche e di business.

Al termine del percorso le migliori startup avranno la possibilità di ricevere un investimento “seed” fino a un massimo di 100.000 euro (a progetto) e di avviare una partnership strategica con Zambon.

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