Batteri lanciano l’allarme per evitare gli antibiotici

Ricercatori di Copenhagen sperano che la loro scoperta possa essere utilizzata per rendere più efficaci i trattamenti antibiotici.

di Lisa Ovi

Alcuni batteri hanno sviluppano la capacità di resistere agli antibiotici, provocando allarme a livello globale. Ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di sviluppare nuove strategie  per combattere le infezioni batteriche, ma anche di rendere più efficaci gli antibiotici esistenti.

Un nuovo studio condotto dall’Università di Copenhagen in collaborazione con la University of California Irvine, descrive come i batteri Pseudomonas Aeruginosa, noti per le infezioni in caso di fibrosi cistica, si siano dimostrati capaci di emettere segnali d’allarme per evitare gli attacchi di antibiotici e virus batteriofagi. Lo studio è stato pubblicato su Journal of Bacteriology.

Condotta in laboratorio, la ricerca ha dimostrato come i batteri siano capaci di nuotare attorno alla “zona pericolosa” popolata da antibiotici e batteriofagi. Nel caso si scoprisse che i batteri sono in grado di eseguire la stessa manovra evasiva durante l’infezione di esseri umani, si avrebbe una parziale spiegazione della ridotta efficacia dei trattamenti antibiotici.

I ricercatori hanno riprodotto in capsule di Petri ambienti simili alla superficie delle mucose solitamente infettate dai batteri Pseudomonas Aeruginosa, come nel caso dei polmoni di una persona con fibrosi cistica. Qui, ne hanno studiato la crescita e diffusione e scoperto che si comportano come un unico organismo.

Nel 2017, l’OMS ha elencato i batteri Pseudomonas Aeruginosa tra i più critici per cui è necessario trovare urgentemente nuovi antibiotici. Ci vorrà ancora molto tempo prima che le nuove scoperte possano tradursi in nuove forme di trattamento. I ricercatori devono ora a studiare come interferire con i segnali d’allarme inviati dai batteri.

(lo)

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