Bioreattori per modelli in vitro dell’ambiente fisiologico

Selezionato tra gli Innovators 2013 il progetto di Serena Giusti, Università di Pisa, volto a meglio comprendere e studiare i processi di crescita e sviluppo dei tessuti.

Negli ultimi anni, la ricerca nel campo della biologia cellulare e ingegneria tissutale ha richiesto lo sviluppo di modelli in vitro complessi, per poter meglio comprendere e studiare i processi di crescita e sviluppo dei tessuti. Questi modelli possono essere una valida alternativa alla sperimentazione animale nei test farmaceutici, o essere usati per rigenerare in vitro tessuti danneggiati.

Un’altra possibile applicazione dei modelli in vitro è lo studio del processo di differenziamento delle cellule staminali, in cui l’ambiente di crescita delle cellule gioca un ruolo determinante ma tuttora poco studiato .

Uno strumento ormai essenziale per la realizzazione di buoni modelli in vitro è rappresentato dai bioreattori per colture cellulari. Questo progetto di ricerca è incentrato sullo sviluppo di bioreattori avanzati per l’ingegneria tissutale, in grado di applicare stimoli specifici sulle cellule in coltura e simulare in vitro l’ambiente fisiologico o fisio-patologico presente in vivo. Prevede due fasi: la realizzazione un bioreattore in grado di applicare uno stimolo pressorio ciclico sul campione e l’integrazione di questo in un sistema di controllo per colture cellulari per monitorare e controllare attivamente i principali parametri fisici degli ambienti di coltura cellulare.

Il bioreattore proposto è piccolo, semplice da utilizzare e compatibile con le principali tecniche di coltura cellulare in 2D o 3D. L’utente può applicare sulle cellule un singolo stimolo, o studiare l’effetto di una combinazione di stimoli, impostando i parametri attraverso l’interfaccia del sistema di controllo, e monitorando real-time l’esperimento in corso.

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