La mappa globale dell’invenzione
I vantaggi di brevettare le invenzioni non sono molto cambiati da quando nel 1790 è stato rilasciato il primo brevetto a Samuel Hopkins, che aveva sviluppato un processo per produrre la potassa, un ingrediente chimico essenziale per il vetro, il sapone e la polvere da sparo.
Il problema reale è individuare quei pochi brevetti, sulle migliaia che vengono rilasciati dal US Patent and Trademark Office ogni anno, che avranno un impatto significativo quanto quello avuto a suo tempo dall’innovazione di Hopkins. Ma «Technology Review» è pronta a raccogliere la sfida e mette a disposizione un quadro generale della situazione, attraverso la pubblicazione dell’annuale Classifica dei brevetti nelle pagine successive, che evidenzia i portafogli di brevetti statunitensi delle 150 aziende tecnologiche più importanti in 8 settori, e
La mappa globale dell’invenzione (pag. 52), che mostra graficamente i luoghi di origine di tutti i brevetti statunitensi rilasciati nel 2003. Non si dimentichi che tre o quattro anni fa – quando è stata registrata la maggior parte dei brevetti 2003 – si era nel pieno della crisi del mercato della tecnologia. Con licenziamenti e chiusure d’aziende che avevano raggiunto proporzioni epidemiche, viene naturale pensare a una stagnazione dell’invenzione in quel periodo; ma i dati non vanno in questa direzione. I valori relativi alla potenza tecnologica – che forniscono una valutazione globale del peso della proprietà intellettuale dell’azienda e costituiscono la base della classifica – si sono modificati dinamicamente. Dal 1998 al 2002 aziende come Delphi, Affymetrix, Intel e Matsushita Electric hanno ottenuto progressi nei punteggi medi relativi alla loro potenza tecnologica. è importante, ovviamente, considerare il contesto di questi miglioramenti. Per esempio, parte del balzo in avanti del 45 per cento di Intel è legato all’acquisto di una serie di piccole imprese; in ogni caso l’azienda ha ceduto qualcosa in R&S quando i tempi sono stati particolarmente difficili.
