Collaborazione è innovazione, l’ecosistema Qt rende le interazioni più semplici

Sviluppatori e designer a volte possono avere difficoltà nel collaborare sull’interfaccia utente di un sistema incorporato. Qt semplifica i flussi di lavoro sui dispositivi STM32

Fonte ST

Strumenti capaci di riunire designer e sviluppatori

Qt offre un ecosistema che comprende un framework e una raccolta di strumenti e librerie per lo sviluppo di app su dispositivi mobili, PC e sistemi embedded. Colma così il divario tra design e sviluppo.

I rallentamenti e le difficoltà nel passaggio dalla fase di progettazione a quella di sviluppo sono frequenti. Concepire un’interfaccia utente in Photoshop è ben distante dalle complessità di un framework o i limiti di un linguaggio di programmazione.

È quando i designer consegnano il risultato della propria creatività agli sviluppatori che iniziano le vere sfide, come la creazione di un design reattivo. Nel tentativo di non perdere la visione iniziale, parte spesso un avanti e indietro che può essere controproducente, frustrante e causa di un prolungamento delle tempistiche time to market.

La guida all’installazione del Qt Board Support Package (QBSP) mostra come creare un’immagine di avvio Linux per STM32MP157A. Inoltre, l’azienda dispone di immagini demo per microcontrollori STM32 e pacchetti di supporto per schede per gli strumenti di sviluppo STM32MP157F-DK e STM32MP157-EVAL.

Partner Autorizzato ST, Qt Design Studio consente agli esperti dell’interfaccia utente di importare il proprio lavoro da Photoshop e utilizzare wireframe per sviluppare interfacce personalizzate.

L’interfaccia WYSIWYG e le animazioni basate sulla timeline consentono la creazione di ambienti in modo più intuitivo. Una volta che gli artisti consegnano il loro lavoro agli sviluppatori, lo stesso strumento rivela il codice per eseguire ottimizzazioni, scrivere la logica dell’applicazione e altro ancora.

Gli sviluppatori hanno anche accesso a IDE più complessi, come Qt Creator IDE. Tuttavia, tutte queste utilità sono solo un pezzo del puzzle. ST e Qt devono garantire che le librerie, il software e i framework funzionino in modo efficiente su MCU e MPU STM32.

Il vettore STM32

L’utilizzo di microcontrollori STM32 permette agli ingegneri della Qt di sfruttare gli IP della ST ottimizzando le proprie librerie in funzione dell’acceleratore ChromART o per la GPU dell’STM32MP1. Secondo Qt, i clienti avrebbero notato un aumento delle prestazioni, un dato che ha favorito l’adozione di nuove funzionalità e un’interfaccia utente più ricca.

Entrata nelmondo dei microcontrollori qualche anno fa, Qt è partita dall’utilizzo di processori Cortex-M ed MCU come STM32F7 e STM32H7, o STM32L4. La scelta fatta allora permette agli ingegneri di avviare le proprie prove di concetto su di una vasta gamma di schede di sviluppo, capace di realizzare prototipi molto simili al prodotto finale. Nel caso siano necessarie certificazioni specifiche, l’utilizzo di Qt Safe Renderer consente di ottenerle più velocemente.

Adottare i prodotti Qt favorisce un trasferimento veloce da MCU a MPU, grazie alle abbondanti risorse del sistema operativo Linux. Il passaggio da un MCU a un MPU può anche comportare una modifica delle dimensioni o della risoluzione del display. Qt risolve il problema offrendo strumenti in grado di creare interfacce utente reattive.

L’adozione di microcontrollori STM32 permette, dunque, un passaggio fluido da una piattaforma ad un’altra, riducendo il tempo di immissione sul mercato.

(lo)

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