Come parlare con chi esita a vaccinarsi

Ci sono alcune regole da seguire per convincere chi rifiuta il vaccino, a partire dall’idea non ci si trova davanti sempre a un no vax

di Karen Hao

Come milioni di americani, Ryan Steward aveva paura di vaccinarsi contro il covid-19. “In genere diffido del governo”, spiega. “Sono il tipo di persona che guarda i fatti. Il vaccino è uscito rapidamente subito dopo l’inizio della pandemia, con riferimenti ad aspetti scientifici per me del tutto nuovi”.

Nel frattempo, con l’aumento dei casi legati alla variante delta, Steward ha capito che era il momento di fare una scelta consapevole. Pertanto ha pubblicato un post su r/ChangeMyView, un canale sul sito social Reddit dove le persone vanno per un confronto di opinioni. Poche ore dopo, Steward ha prenotato il vaccino. Ma tre adulti su 10 negli Stati Uniti ancora non hanno preso questa decisione

Per convincere queste persone a vaccinarsi, ci sono alcune regole che secondo gli esperti dovrebbero funzionare.

Non pensare che le persone non vaccinate siano tutte no vax. A giugno del 2021, circa il 14 per cento degli adulti statunitensi ha dichiarato che “sicuramente” non si sarebbe vaccinato, secondo il sistema di monitoraggio del vaccino per il covid-19 della Kaiser Family Foundation. Ma come ha sottolineato la sociologa Zeynep Tufekci nella sua newsletter, molti altri sono in una situazione di incertezza. Circa il 16 per cento prima di vaccinarsi vuole vedere cosa succede agli altri o lo farà se necessario (per esempio, per il proprio lavoro). 

Una di queste persone era Steward. “Sono un cittadino americano standard”, dice. “Mi faccio la vaccinazione antinfluenzale ogni anno. Una parte di me voleva vaccinarsi, ma un’altra parte di me pensava: ‘Questo non sembra un vaccino antinfluenzale’”.

Lo stesso sondaggio ha rilevato che per il 20 per cento delle persone non vaccinate, la principale preoccupazione per il vaccino è non sia stato sperimentato a sufficienza. Al contrario, solo il 4 per cento delle persone non vaccinate afferma che il motivo principale per cui non stanno prendendo in considerazione il vaccino contro il covid-19 è che “non si fidano dei vaccini in generale”.

Non essere vittima di pregiudizi. Un errore comune è quello di immaginare tutte le persone non vaccinate come un blocco uniforme di teorici della cospirazione che sono bianchi, religiosi, rurali e conservatori. Ma le persone che esitano a vaccinarsi sono molto più articolate di questo stereotipo. Molti neri e ispanici hanno diffidenze verso il vaccino, in virtù di una storia di sperimentazione scientifica americana sulle minoranze. Altri hanno problemi di salute che potrebbero renderli diffidenti nei confronti del vaccino, mentre altri ancora stanno semplicemente cercando ulteriori dati medici. 

Anche quelli che a prima vista potrebbero sembrare rispondenti allo stereotipo potrebbero avere storie imprevedibili. Steward, per esempio, è un pastore cristiano conservatore che vive nelle zone rurali della Carolina del Sud. Ma la sua esitazione non era dovuta alla sua religione o alle convinzioni politiche, ma al tentativo di capire il processo di approvazione della FDA e le possibili conseguenze sulla salute del vaccino. Le ragioni delle persone per non farsi vaccinare sono complesse e personali.

Verificare la possibilità di avviare una conversazione. Steward confessa di essersi chiesto se il covid fosse reale, se i vaccini avessero effettivamente senso e se avesse opzioni oltre al vaccino. Ma è sempre stato disponibile ad avere un dialogo. “Se volevo prendere la decisione giusta, avevo bisogno di sentire alcuni punti di vista opposti”, spiega.  Chi appartiene al 14 per cento degli americani che ha deciso che sicuramente non riceverà il vaccino probabilmente non sarà aperta a un confronto. In questo caso meglio lasciar perdere. 

Essere gentile o quantomeno civili. Forse si è infuriati per quello che qualcuno dice, o lo si trova difficile da capire. Ma la persona con cui si sta cercando di comunicare, chiuderà il dialogo all’istante se ci si mostra irrispettosi. Come ho scritto in un precedente articolo sul parlare con i teorici della cospirazione, rimproverare o mancare di rispetto a qualcuno chiude automaticamente la porta a qualsiasi discussione che potrebbe altrimenti verificarsi. 

Identificare l’ostacolo. Per molte persone non vaccinate, il problema non è tanto che si oppongono ai vaccini, quanto che hanno bisogno di aiuto. Forse hanno paura degli aghi o hanno difficoltà a capire come ottenere un appuntamento. Forse hanno sentito parlare di effetti collaterali e non possono assentarsi dal lavoro se non si sentono bene. E’ una buona strategia chiedere se c’è qualcosa che si può fare per alleviare il loro fardello o contribuire a eliminare un ostacolo.

Scegliere un messaggio privato. Come ho scritto, confrontarsi con le persone sui social media, nei post di Facebook, nelle risposte di Twitter, nei commenti di Instagram, non è utile e può creare divisioni. Se ci si sente obbligati a rispondere a qualcuno che pubblica dei post sulla messa in discussione del vaccino, è meglio optare per una via più privata, come inviare messaggi di testo.

Adattare l’argomento alla persona. Gran parte della messaggistica relativa alle vaccinazioni fa appello a indicazioni stringenti (“Prendi il vaccino ora”) o di carattere morale (“Se non ti vaccini, sei una persona cattiva”). Daniel Croymans, un medico del sistema UCLA, ha recentemente co-diretto uno studio in cui ha scoperto che il linguaggio mirato ha aiutato le persone a recarsi agli appuntamenti per il vaccino contro il covid-19, in quanto fa riferimentio alla responsabilità individuale. 

Nello studio di Croymans, i testi con un linguaggio personalizzato hanno avuto notevolmente più successo nel convincere gli anziani con condizioni preesistenti a fare la prima dose rispetto ai messaggi informativi. Croymans afferma che lo studio sottolinea l’importanza di creare messaggi che diano spazio al potere decisionale delle persone e non cerchino di farle sentire in colpa. Quando si parla con una persona non vaccinata, è il caso di considerare le sue preoccupazioni specifiche e affrontarle in modo pertinente. 

Esercitare un’influenza positiva. L’amministrazione Biden ha reclutato gli influencers di TikTok per incoraggiare la Gen Z a farsi vaccinare. La sociologa Brooke Harrington dice che anche ognuno di noi puoi essere un tipo speciale di influencer: il “cooler”, un termine per la persona che i truffatori a volte usano per consolare qualcuno che è stato appena derubato.

Nonostante la storia criminale del termine, Harrington crede che i cooler pro-vaccino potrebbero aiutare a promuoverne l’adozione. Dopo mesi di messaggi che mirano a incolpare chi esita a vaccinarsi, potrebbero aiutare a ripristinare la fiducia. Come ha scritto Harrington in un editoriale sul “Guardian”: “I ‘cooler’ più efficaci sono figure di cui si apprezza l’opinione”.

Politici come il governatore Ron DeSantis della Florida e la candidata governativa dell’Arkansas Sarah Huckabee Sanders, i cui sostenitori includono molte persone non vaccinate, hanno pubblicamente sostenuto il vaccino nelle ultime settimane. Ma chiunque nella cerchia sociale di una persona potrebbe essere in grado di agire da cooler: insegnanti, allenatori, leader religiosi, persino amici.

Curare le fonti. Steward dice che ciò che lo ha convinto a vaccinarsi sono stati fatti chiari presentati in un modo non condiscendente. Una risposta al suo post elencava paure e scrupoli comuni sul vaccino e offriva fatti tratti da articoli scientifici. In un altro, uno scienziato spiegava pazientemente come i nostri corpi usano le proteine spike e perché i timori di Steward per gli effetti collaterali a lungo termine erano infondati. Per chiunque cerchi di convincere una persona cara non vaccinata a fare marcia indietro, vomitare scienza e fatti probabilmente non funzionerà a meno che l’altra persona non sia disposta a credere a quei fatti.

Nel caso di Steward, ha funzionato. Pochi giorni fa ha parlato con sua moglie, anche lei riluttante a farsi vaccinare, di quanto era venuto a sapere. Quella notte, hanno prenotato i loro appuntamenti e si sono vaccinati insieme. “È andata alla grande!”, conclude Stewart.

Immagine di: Ms Tech/ Getty

(rp)

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