Computer trasparenti

Non sorprendetevi se il vostro computer un giorno sembrerà invisibile. Quest’ anno alcuni gruppi di ricerca negli Stati Uniti e in Giappone hanno prodotto indipendentemente prototipi di transistor del tutto trasparenti. Se i nuovi congegni funzioneranno, dicono i ricercatori, cambierà il modo stesso di pensare ai computer. L’elettronica trasparente potrebbe consentire schermi «invisibili» – come le video-inserzioni pubblicitarie sulle vetrate dei negozi o i flash di avvertimento sul parabrezza se un ragazzo sfreccia dinanzi alla nostra macchina – e anche processori invisibili.

I nuovi transistor sono composti di semiconduttori all’ossido, come l’ossido di zinco, che sono normalmente usati nei rivestimenti conduttivi per gli schermi a sfioramento e gli sbrinatori di parabrezza. Finora gli apparecchi basati sull’ossido non hanno mostrato sufficienti proprietà elettriche – la capacità di gestire correnti intense, per esempio – per produrre transistor funzionali. Alcuni recenti progressi hanno migliorato le tecniche per alternare strati di ossido con altri strati chimici su vetro e plastica. Il risultato: transistor trasparenti che attivano e disattivano le correnti elettriche abbastanza rapidamente da creare circuiti integrati. Passeranno anni prima che questi transistor possano competere con quelli al silicio almeno su larga scala. Ma un’applicazione è distante solo due anni: schermi a cristallo liquido più luminosi e più efficienti, un mercato da 10 miliardi di dollari. La maggior parte degli schermi dei portatili attuali usano transistor al silicio opaco per controllare i loro pixel. Il problema è che il silicio blocca grandi quantità di luce di fondo, rendendo gli schermi oscuri e difficili da leggere. L’elettronica trasparente dovrebbe portare a schermi più luminosi che consumano meno energia.

Produrre computer completamente trasparenti richiederà transistor più veloci e più stabili e modi più efficienti di modellare circuiti complessi. Inoltre gli schermi invisibili richiederanno lo sviluppo di apparecchi a emissione luminosa trasparenti. Comunque, dice l’ingegnere elettrotecnico John Wager dell’Oregon State University, «dovunque c’è il vetro, ci può essere l’elettronica».

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