È già nato in Cina il terzo bambino CRISPR?

È previsto un altro bambino geneticamente modificato, ma il mondo potrebbe non sapere mai della sua nascita se il governo cinese dovesse decidere di tenerlo segreto.

di Antonio Regalado

Il secondo vertice internazionale sull’editing del genoma umano, tenutosi ad Hong Kong lo scorso novembre, prevedeva un dibattito sui pro e contro della manipolazione genetica della nostra razza. Il procedimento è stato capovolto dalla rivelazione del biofisico cinese He Jiankui, che annunciò di averlo già fatto utilizzando il CRISPR, potente strumento di gene editing. Non pago,lo scienziato rivelò che una seconda donna era già in attesa di un terzo bambino geneticamente modificato.

Con la gravidanza in stato avanzato sette mesi fa, spiega William Hurlbut, medico ed eticista della Stanford familiare con la cronologia degli eventi, il bambino dovrebbe essere prossimo alla nascita, se non già nato. Hurlbut conosce il giorno del concepimento del bambino, ma non intende rivelare il dato al pubblico, per evitare il rischio che ne possano essere identificati i genitori.

Gli scienziati si domandano se il governo cinese renderà mai pubblica l’esistenza del terzo bambino CRISPR. Rosario Isasi, bioeticista dell’Università di Miami, avrebbe incoraggiato i leader scientifici a “pubblicare una dichiarazione e agire per controllare i danni”. Il governo è però molto diffidente delle attenzioni sull’argomento e gli esperti diffidano dal discutere dell’argomento persino sui social, monitorati dalle autorità. “Il governo è estremamente vigile contro eventuali trasgressioni, che si tratti dell’anniversario di Tiananmen, delle proteste di Hong Kong o dei bambini CRISPR “, spiega Isasi.

Una volta reso pubblico, l’esperimento cinese di gene editing di bambini è stato ampiamente condannato e velocemente interrotto. Tuttavia, molti esperti temono che nuovi bambini CRISPR siano inevitabili. Nonostante le richieste di una moratoria globale, è impossibile controllare l’accesso alla tecnologia di alterazione genetica, relativamente facile da usare. A giugno, uno scienziato di Mosca ha dichiarato di voler essere il prossimo a creare nuovi bambini CRISPR, una volta ottenuto il via libera dalle autorità.

Gli esperimenti della squadra di He produssero, l’anno scorso, due gemelline eterozigote cinesi a cui è stato dato il nome di Lulu e Nana. I ricercatori avevano utilizzato il CRISPR per danneggiare nei loro embrioni un solo gene, il CCR5, nel tentativo di renderle immuni all’HIV. Invece di essere accolto come un eroe della scienza, He venne criticato aspramente da osservatori di tutto il mondo, Cina inclusa, per aver condotto un esperimento rischioso e inutile dal punto di vista medico.
Due giorni dopo aver pubblicato i suoi video, He, fino ad allora una figura relativamente sconosciuta, fece la sua drammatica comparsa al summit di Hong Kong, dove gli venne concesso di presentare i risultati preliminari dei suoi esperimenti. Fu una domanda del biologo britannico Robin Lovell-Badge che rivelò l’esistenza di un altro bambino CRISPR in gestazione.

Poichè He aveva già ricevuto minacce, il biofisico cinese, noto come “JK”, venne nascosto in una stanza prima della sua apparizione ad Hong Kong e prontamente scortato fuori al termine. “L’idea era di far parlare JK, perché sapevamo che questa poteva essere l’unica occasione per interagire con lui”, scrisse successivamente Lovell-Badge. He non è stato più né visto, nè sentito da gennaio, dopo il suo arresto da parte delle autorità cinesi. Risale ad allora la conferma dell’esistenza di una seconda gravidanza. “He era sinceramente convinto di portare gloria alla sua terra natale. La cosa che lo ha sorpreso di più sono state le critiche in Cina”, spiega Hurlbut.

È stato analizzato da vicino anche il ruolo avuto nella storia da parte di alcuni scienziati e giornalisti americani a quel tempo a conoscenza degli esperimenti condotti da He. Tra questi, il premio Nobel Craig Mello dell’Università del Massachusetts, Stephen Quake della Stanford University, e giornalisti della Associated Press, che hanno mantenuto il silenzio su quanto avveniva.

Ci si domanda ora se le autorità cinesi renderanno nota la nascita del terzo bambino. Un punto che trova concorsi He e comunità scientifica globale è il fatto che i dati scientifici sui bambini CRISPR dovrebbero essere pubblici. Gli scienziati vogliono conoscere i risultati della manipolazione del genoma dei bambini e verificare se il CRISPR, a dispetto delle polemiche, “sia in grado di produrre nascite reali”, spiega Hurlbut.

Nel frattempo, il governo cinese ha prontamente emesso leggi precise sull’utilizzo di procedure di gene editing, definendo anche nuove sanzioni. Tuttavia, secondo Isasi, bioeticisti e altri in Cina “esprimono molta frustrazione per la mancanza di trasparenza” in merito alle indagini condotte su He. Una cosa su cui molti sono d’accordo è che le effettive identità dei tre bambini e dei loro genitori non dovrebbero mai essere rese pubbliche. Se i loro nomi fossero noti, i bambini potrebbero crescere sotto l’attenzione sgradevole di chi ha soprannominato lo scienziato che li ha creati “Frankenstein cinese”.

Immagine: Ariel Davis

(lo)

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