Ecco i cinque oggetti più sorprendenti realizzati quest’anno con la stampa 3D

Ciascuno di questi oggetti ci offre un indizio di quello che potrebbe essere il futuro della manifattura.

di Erin Winick

La manifattura per addizione è una tecnologia di cui si parla da anni. Nel 2017, una serie di importanti progressi tecnologici ha permesso alla stampa 3D di mostrare finalmente il suo potenziale, passando dalla semplice prototipazione alla manifattura su larga scala.

Ecco alcuni degli oggetti più sorprendenti che le stampanti 3D hanno realizzato nell’ultimo anno, e il potenziale che la tecnologia potrebbe ancora serbare per il futuro.

Scarpe da corsa
Grazie alla partnership con la società di manifattura per addizione Carbon (una delle 50 Società più promettenti del 2017 secondo l’edizione USA di MIT Technology Review), Adidas ha incorporato nelle sue “speed factory” la capacità di stampare scarpe a una velocità 90 volte superiore rispetto a prima. La tecnologia di stampa rapida della Carbon viene utilizzata per produrre le intersuole in elastomero nelle scarpe personalizzate della società. Quando le porte della seconda speed factory apriranno ad Atlanta nel 2018, Adidas potrà produrre milioni di scarpe l’anno facendo uso di questa tecnologia.

Occhiali da sole, un ingranaggio conico e una replica in miniatura del duomo del MIT
In realtà, questi piccoli pezzi di plastica non sono particolarmente sorprendenti, salvo la velocità a cui sono stati realizzati. Ricercatori del MIT li hanno prodotti con una nuova macchina in grado di operare a una velocità talmente elevata da lasciare a bocca aperta. Oggetti che, un tempo, avrebbero richiesto ore, vengono oggi ultimati nel giro di pochi minuti. Il mese scorso il team ha pubblicato sulla rivista Additive Manufacturing i dettagli della loro macchina, che sfrutta un laser per generare calore e un sistema a vite ad alta pressione per dare forma agli oggetti.

Rivestimenti di combustione per motori a reazione
A novembre GE ha presentato la sua ultima stampante 3D per metalli, assieme a una parte conosciuta come rivestimento di combustione per un motore a reazione, stampata dalla versione beta della macchina. Come per la maggior parte delle stampanti metalliche, il sistema sfrutta dei laser per trasformare polveri di metallo in una forma metallica solida; questa stampante, però, è stata pensata per superare i limiti dimensionali che hanno finora vincolato le possibilità di sviluppare nuovi design. La nuova stampante di GE è così in grado di stampare parti metalliche del diametro di un metro. Al suo debutto, previsto per il 2018, questa macchina diventerà uno degli elementi fondamentali alla transizione di GE verso un business alimentato dalla stampa 3D. Questo mese, GE ha anche utilizzato parti metalliche stampate in 3D per raggiungere un nuovo record di efficienza con una sua turbina a gas naturale.

Acciaio più resistente
A lungo le parti in acciaio stampate in 3D hanno avuto problemi: la loro resistenza veniva sacrificata a favore di una maggiore duttilità. Quest’anno, però, un team del Lawrence Livermore National Laboratory ha sviluppato un approccio che, attraverso una normale stampante di sinterizzazione laser, permette di controllare la struttura microscopica dei grani metallici. Questo processo permette di creare componenti con una duttilità simile a quella dell’acciaio inossidabile convenzionale ma una resistenza dalle due alle tre volte superiore rispetto a quella delle tipologie precedentemente realizzate con processi di stampa 3D.

Produzione rapida di parti in metallo
Lo scorso aprile abbiamo scritto delle rivoluzionarie macchine della Desktop Metal, grazie alle quali è possibile incrementare di 100 volte la capacità di produrre parti metalliche stampate. Il collettore idraulico in foto, che non può essere realizzato con metodi tradizionali, viene trattato all’interno di una fornace a microonde capace di raggiungere fino a 1.400 °C per ultimare la lavorazione di parti stampate. Le stampanti pensate per produrre parti metalliche in grandi quantità dovrebbero entrare in commercio nel 2018.

Volete maggiori informazioni sul futuro della stampa 3D? Provate a controllare questa recente conversazione interattiva con l’imprenditore Greg Mark.

(MO)

Related Posts
Total
0
Share