Elon Musk: L’IA va regolamentata prima che sia “troppo tardi”.

Senza prove concrete del pericolo rappresentato dall’intelligenza artificiale, e una idea di cosa esattamente vada regolamentato, Elon Musk potrebbe avere difficoltà a convincere il governo degli Stati Uniti.

di Jamie Condliffe

Potrà volerci spedire nello spazio e convincerci a usare automobili a guida autonoma, ma Elon Musk non è entusiasta di tutto. In particolare, è notoriamente contrario all’apprendimento automatico, e già in passato è arrivato a dire che lo sviluppo di una intelligenza artificiale generica equivarrebbe a “evocare un demone”. Ora, ha riaffermato questo suo messaggio ai governatori degli Stati Uniti, premendo perché si sbrighino a regolamentarne lo studio.

In occasione di un meeting della National Governors Association a Rhode Island, Musk ha definito l’IA “il più grande pericolo per la civiltà”, stando al Wall Street Journal. La sua impressione è condivisa da un piccolo gruppo di influenti pensatori tecnologici. Che si tratti di una valutazione corretta è discutibile, però, come argomentato in queste pagine da Oren Etzioni, CEO dell’Allen Institute for Artificial Intelligence e professore di scienza informatica presso l’Università di Washington.

Ciononostante, Musk vorrebbe che i legislatori facessero qualcosa riguardo una enorme minaccia esistenziale, prima che questa diventi un problema troppo grande. Recode descrive un commento alquanto chiaro che Musk avrebbe espresso durante l’evento:

“Finché le perone non vedono robot girare per le strade e uccidere persone, non sanno come comportarsi perché tutto pare così etereo. L’IA è un raro caso in cui credo che, nel merito delle regolamentazioni, dovremmo essere proattivi piuttosto che reattivi. Credo che, nel tempo che impiegheremmo per essere reattivi, potremmo già essere in ritardo”.

È indubbiamente il caso di riflettere sull’impatto che l’IA potrebbe avere sul mondo; per molti dei suoi sostenitori, però, sarebbe ancora troppo presto per pensare a come regolamentare simili sistemi. Sebbene i software di apprendimento automatico stiano cominciando a competere con l’intelletto umano in alcune operazioni molto specifiche – come il riconoscimento vocale, la traduzione e l’identificazione di oggetti all’interno di immagini – l’unione di queste componenti nell’intelligenza generica temuta da Musk è ancora lontana.

Alcuni governatori sono rimasti scioccati dall’urgenza intimata da Musk. Il governatore dell’Arizona, Doug Ducey, ad esempio, si è detto “sorpreso” di udire una chiamata alla regolamentazione dell’IA “prima ancora che si sappia con cosa si ha a che fare”. Musk potrebbe avere difficoltà a convincere i regolatori che, tradizionalmente, devono avere una qualche idea di base su quanto va regolamentato.

L’interpretazione di Musk a riguardo? “In questo momento il governo non ha la benché minima idea”, ha detto, stando al Journal. “Una volta giunti alla consapevolezza del pericolo, le persone saranno molto spaventate, come è giusto che sia”.

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