Entro il 2040, più della metà di tutte le nuove automobili potrebbe essere elettrica

Il crollo dei prezzi per le batterie favorirà il costo di acquisto delle vetture elettriche, contribuendo così alla loro diffusione.

di Jamie Condliffe

Tesla lo sa. Volvo lo sa. Gran parte dell’industria automobilistica lo sa. A questo punto, le automobili elettriche sono inevitabili. Ma quanto tempo impiegheranno per usurpare le automobili a combustione interna?

Una nuova analisi di Bloomberg New Energy Finance cerca di quantificare esattamente questa transizione per cercare di prevedere i cambiamenti nei prezzi di acquisto e manutenzione delle auto elettriche in futuro, oltre che considerare le iniziative governative atte a incoraggiarne l’adozione e i traguardi delle case automobilistiche per il loro lancio e la loro vendita.

La previsione più rilevante è che, entro il 2040, il 54 percento delle nuove vendite sarà elettrico. Il valore è quindi cresciuto rispetto alla stima presentata appena un anno fa dall’organizzazione. Se veramente questa previsione dovesse rivelarsi corretta, l’elettricità rappresenterebbe la forma di alimentazione più comune fra il parco auto.

Resta ancora molta strada da fare, se non altro per le dimensioni del mercato elettrico che, attualmente, ammonta a meno dell’un percento delle vendite registrate nel 2016. I valori sono però in rapido rialzo – le vendite globali di ibridi plug-in sono aumentate a 191.700 unità nel primo trimestre del 2017, per un 40 percento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La ragione principale dietro l’ottimismo di queste previsioni sta nel prezzo delle batterie. Il costo per kilowatt-ora delle batterie agli ioni di litio è calato del 65 percento fra il 2010 e il 2015 (vedi grafico), e BNEF prevede che scenderà ancora del 70 percento entro il 2029. Questo crollo favorirà sia il costo di acquisto che quello di manutenzione delle vetture elettriche.

Anche i governi giocheranno un ruolo importante nell’incoraggiare i cittadini ad abbandonare le proprie vetture a combustione interna a favore di mezzi elettrici. Occorreranno infrastrutture di ricarica e divieti di circolazione per i veicoli più inquinanti. Senza questo genere di incentivi, le stime di BNEF potrebbero rivelarsi fin troppo ottimistiche.

(MO)

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