Gli oggetti di plastica stampati in 3-D non hanno bisogno dell’elettronica per raccogliere informazioni

Oggetti come protesi o boccette di farmaci possono trasmettere informazioni sul loro utilizzo senza alcun bisogno di batterie.

di Charlotte Jee

Come funziona? Un gruppo di ricercatori ha incorporato delle antenne all’interno di alcuni oggetti in maniera tale da attivarle compiendo particolari movimenti. Le variazioni nelle fasi di raccolta, trasmissione e recupero dei segnali permette di ricreare uno storico dei cambiamenti che hanno coinvolto l’oggetto durante il suo utilizzo.

Applicazioni potenziali? Il team della University of Washington ritiene che dispositivi del genere sarebbero perfetti per applicazioni in tecnologie assistenziali quali protesi, penne per l’insulina o boccette di farmaci capaci di ricordare ai pazienti quando è tempo di assumere una medicina. Questo approccio permetterebbe di monitorare con precisione l’utilizzo di questi dispositivi da parte dei pazienti senza ricorrere necessariamente a una connessione Wi-Fi o a batterie.

I prossimi step: Tutti i dispositivi finora sviluppati sono ancora allo stato di prototipo, ma dimostrano la capacità dei materiali stampati in 3-D di rilevare movimenti bidirezionali ed accumulare dati. La prossima sfida per il team di ricercatori consisterà nel miniaturizzare questi prototipi così da poterli incorporare all’interno degli oggetti sopra citati. I risultati verranno presentati il prossimo 15 ottobre alla ACM Symposium on User Interface Software and Technology di Berlino.

(MO)

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