Grazie all’intelligenza artificiale la Cina potrebbe dominare l’economia globale entro il 2030

Il governo del paese ha annunciato un piano per sorpassare i paesi occidentali e dare forma al futuro dell’IA.

di Will Knight

Pur non essendo avanzata quanto AlphaGo, anche i ricercatori cinesi hanno sviluppato una intelligenza artificiale in grado di competere e battere i campioni umani di Go. Questa IA è stata denominata FineArt.

L’intelligenza artificiale potrà anche essere stata inventata in occidente, ma la Cina sembra determinata a definirne il futuro. Poche settimane fa, la sua crescente comunità di ricercatori ha ricevuto una importante spinta, nella forma di un massiccio piano di investimenti governativi.

Il Consiglio di Stato della Repubblca Popolare Cinese ha infatti annunciato un ambizioso programma per realizzare una industria dell’IA dal valore di $150 miliardi e far sì che la Cina diventi il leader globale dell’intero settore entro il 2030.

I dettagli sul programma desteranno certamente scalpore fra i leader economici, gli imprenditori e i regolatori degli Stati Uniti, specialmente considerati i tagli imposti dall’amministrazione Trump che, per contro, è avversa alla scienza. Il contrasto solleciterà inevitabilmente i timori riguardo le ambizioni militari della Cina, visto il crescente ruolo dell’IA.

In verità, però, l’ascesa della Cina nel campo dell’IA è già in atto. Laddove i ricercatori statunitensi figurano sulle testate dei giornali per i progressi nelle tecniche e negli algoritmi dell’intelligenza artificiale, le società cinesi si stanno già cimentando nella commercializzazione di tecnologie per l’IA ed hanno dimostrato una crescente propensione a investire in progetti di ricerca e sviluppo.

Negli ultimi anni, ho visitato alcune grandi società, startup e laboratori di ricerca cinesi dove l’attenzione è chiaramente incentrata non solo sulle applicazioni per l’IA, ma anche su ricerche fondamentali. Questi laboratori di ricerca sembreranno arrancare rispetto a quelli statunitensi, ma stanno chiaramente recuperando terreno.

Il piano del Consiglio di Stato contribuirà sicuramente ad alimentare questo trend. Secondo il programma presentato, la Cina dovrebbe eguagliare il resto del mondo entro il 2020; cinque anni dopo dovrebbe ottenere “importanti risultati”; entro il 2030, infine, l’IA dovrebbe gettare le basi per il dominio economico del paese. Il piano accenna anche alla portata della tecnologia in tutti i settori, manifattura, agricoltura, logistica e finanza incluse.

Se l’IA verrà applicata all’intera economia del paese, l’impatto sul suo progresso potrebbe essere enorme. Se i traguardi del governo verranno raggiunti, questo sforzo potrebbe realmente dettare la forma di una delle tecnologie più importanti del nostro tempo.

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