I robot si fanno strada nei vigneti più esclusivi d’Europa

Alcune delle cantine più tradizionali del mondo cominciano a cedere alle tecnologie moderne.

di Jamie Condliffe

Diverse cantine in California hanno già accolto la tecnologia per potenziare la resa dei loro vigneti e produrre vini migliori. Se consideriamo la prossimità con la Silicon Valley e la passione di alcuni suoi imprenditori di successo per le vigne della Napa Valley e Sonoma Valley, la cosa non è poi tanto sorprendente.

Il discorso prende una piega differente in Europa, però, dove secoli di tradizione significano che il vino viene ancora prodotto seguendo i vecchi metodi – specialmente presso i vigneti più esclusivi.

La rivista Decanter racconta come la cantina più prestigiosa al mondo, Château Mouton Rothschild, abbia deciso di mettere i robot alla prova. Presso la tenuta di Château Clerc Milon è infatti in corso una prova del robot Ted (vedi immagine a lato), nato per coltivare il terreno ed estirpare le erbacce.

“Lavorando all’interno di un vigneto, teniamo anzitutto al benessere dei nostri lavoratori”, spiega Philippe Dhalluin, direttore amministrativo di Château Mouton Rothschild. “Ted sarà in grado di sollevarli da alcuni incarichi ripetitivi”. Eppure, Dhalluin ha anche aggiunto che “un robot non sostituirà mai la mano umana .. fondamentale per una vendemmia di alta qualità, perfetta”.

La rivista cita test analoghi da parte della Symington Family Estates. Il suo robot Vine Scout percorre autonomamente le vigne per assicurarsi della loro buona salute. Insomma, pare che persino i tradizionalisti più decisi stiano cominciando ad accogliere i robot.

(MO)

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