I sistemi di sorveglianza domestica stanno diventando sempre più intelligenti e inquietanti

L’assistente domestico, nonché sistema di sorveglianza, sviluppato dalla startup Lighthouse è in grado di dirvi chi si trova in casa e cosa sta facendo.

di Rachel Metz

Un nuovo assistente e sistema di monitoraggio domestico è in grado di distinguere la differenza fra adulti specifici, bambini e animali, ed inviare al vostro smartphone notifiche su quanto stanno facendo.

Questo giovedì, Lighthouse ha avviato la commercializzazione del suo prodotto. Un singolo dispositivo Lighthouse, assieme a un anno di servizi, costa $399; dopo il primo anno, il servizio costerà $10 al mese (contro i $299 di una videocamera Nest con un anno di servizii, e i $10 mensili dopo il primo anno).

Questo dispositivo è stato creato da Alex Teichman e Hendrik Dahlkamp, che hanno un passato nella visione artificiale e nelle automobili a guida autonoma. Finora, la società ha raccolto $17 milioni da investitori, fra i quali figura il co-fondatore di Android Andy Rubin.

Stando a Teichman, il Lighthouse utilizza diverse videocamere, inclusa una videocamera 3-D time-of-flight in grado di determinare la distanza degli oggetti e distinguere, quindi, gli oggetti in primo piano da quelli in secondo piano. Quando rileva qualcosa di interessante – come un bambino che gioca nel salotto di casa – il dispositivo invia le riprese a un server remoto che analizza i dati e, assieme a un’app Lighthouse installata sul vostro smartphone, cerca di decidere il da farsi (potrebbe inviarvi una notifica, qualora aveste richiesto all’app di avvisarvi della presenza dei vostri bambini).

Il Lighthouse è in grado di compiere operazioni come inviare allerte in presenza di una particolare persona (una funzione che, soggettivamente, può risultare utile o inquietante), avvisarvi qualora una persona non dovesse rientrare in una particolare fascia oraria del giorno, o allertarvi quando una persona sconosciuta entra in casa (è quindi possibile attivare un segnale d’allarme dall’app).

“Potete indicare al sistema quello che vi interessa sorvegliare, e questo vi avviserà all’occorrenza”, spiega Teichman.

Una volta istruito sull’identità delle persone, il software della società è in grado di distinguerle grazie al riconoscimento facciale. È anche in grado di seguire gli spostamenti delle persone sfruttando una combinazione di funzionalità Bluetooth e di geofencing nei loro smartphone

In una demo, l’app Lighthouse è parsa capace di comprendere richieste formulate da Jessica Gilmartin, responsabile marketing della società. In risposta a domande come “Chi ha portato fuori il cane ieri quando non ero a casa?” o “Cosa hanno fatto i ragazzi stamattina prima delle 7?” oppure, periodi come “Ragazzi che correvano domenica”, l’app ha estratto video di dog-sitter che rientrava in casa dopo la passeggiata, sequenze dei figli della Gilmartin che giravano per casa fra le 6 e le 6:30, e immagini dei ragazzi che correvano assieme ai loro amici.

Il servizio del Lighthouse conserva i dati video per 30 giorni, e conserva esclusivamente video che presentano oggetti o persone in movimento, spiega Teichman. Solamente gli utenti del servizio possono accedere ai loro dati, a meno che non decidano di condividerli con la soceità, aggiunge.

Il Lighthouse potrebbe incontrare una certa resistenza da parte dei consumatori. Sono già in commercio diverse videocamere intelligenti, dopo tutto, alcune delle quali dotate di funzioni per il riconoscimento degli oggetti a prezzi più abbordabili.

Teichman spera, però, che il sistema di rilevamento 3-D e la capacità di identificare particolari attività contribuiscano al successo del suo prodotto.

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