Il coronavirus rivela le disuguaglianze della gig economy

L’esplosione della pandemia sta creando paura e confusione per chi ha lavori a contratto o parziali e non dispone delle protezioni offerte ai dipendenti fissi.

di Charlotte Jee

La verità è semplice: niente lavoro, nessuna retribuzione. Molte aziende in campo tecnologico hanno chiesto ai dipendenti di lavorare da casa, ma questa possibilità non esiste per categorie di lavoratori come autisti o addetti alle spedizioni. Per chi lavora a ore, la situazione è drammatica. “Il nostro status di seconda classe ha ora implicazioni anche sulla salute”, ha dichiarato a “The Guardian” Josh Borden, che fornisce servizi a Google.

Uber ha detto ieri che potrebbe sospendere il contratto di lavoro a qualsiasi conducente che risulti positivo al coronavirus (non è tuttavia chiaro come farà ad applicare questa direttiva). Amazon ha affermato che non darà “gettoni di presenza” ai lavoratori che non si presentano ai suoi magazzini durante la crisi. 

Amazon, Instacart, DoorDash, Uber e Lyft hanno tutti promesso di concedere ai loro gig workers fino a due settimane di indennità di malattia se possono dimostrare di essere stati diagnosticati o messi in quarantena a causa di Covid-19. Alcune di queste aziende stanno raccogliendo fondi per aiutare chi ha il lavoro in appalto a pagare le spese mediche.

Queste misure, finora, non sembrano affatto aver placato le preoccupazioni dei lavoratori finora. “Questa settimana ho consegnato a molti clienti che rispondono alla porta e sembrano malati. E se fossero in quarantena? E se si fossero auto-messi in quarantena? Ogni volta che effettui una consegna, ti esponi al rischio, ma non c’è modo di evitarlo”, ha dichiarato alla rivista “MEL”, Debbie, che come molti conducenti e corrieri lavora contemporaneamente su più app.

Per ora, le persone sembrano concentrarsi solo sui giorni e sulle settimane a venire. Ma il coronavirus ha messo in evidenza le disuguaglianze che pervadono il settore tecnologico. Il mese scorso, i lavoratori di Instacart hanno votato a favore della creazione di un loro sindacato. Vedremo se gli altri seguiranno l’esempio.

Foto: AP

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