Il Regno Unito applicherà un controverso blocco dei contenuti pornografici

Nonostante i rinvii e le ampie contestazioni, a partire dal 15 luglio una nuova legge costringerà i siti web a verificare che gli utenti abbiano più di 18 anni prima di permettere loro di accedere a contenuti pornografici.

di Charlotte Jee

La sintesi: A partire dal mese di luglio, chiunque voglia visitare un sito pornografico nel Regno Unito dovrà dimostrare di essere maggiorenne. I siti porno commerciali dovranno verificare l’età dei loro visitatori attraverso documenti quali passaporto, carte di credito o patente, e bloccare chiunque fornisca informazioni fasulle o non risponda ai requisiti. In teoria, gli utenti potranno anche acquistare nei negozi dei “porn pass” da $6.50 per dispositivo.

La sostanza: Il sistema verrà supervisionato dall’agenzia britannica per la valutazione dei film, la British Board of Film Classification. Finora, la sola società ad essere stata approvata per questa strategia di certificazione dell’età è MindGeek, uno dei più grandi operatori di servizi streaming del settore. Il suo sistema, AgeID, fornirà una firma unica per i siti di MindGeek, per cui tutti gli iscritti dovranno dimostrare la propria età una sola volta.

I ritardi: Il lancio di questo sistema – parte del Digital Economy Act approvato nel 2017 – è stato posticipato diverse volte. Inizialmente, sarebbe dovuto entrare in funzione nell’aprile dell’anno scorso.

Il perché delle contestazioni: Un database, creato e gestito da società private, contenente le informazioni di tutti coloro che intendono guardare contenuti porno negli UK rappresenterà un bottino troppo allettante per hacker ed estorsori. Non è neppure detto che questa strategia funzioni come sperato: le persone possono facilmente utilizzare reti private per mascherare la propria posizione. Oltretutto, secondo un recente sondaggio di YouGov, la maggior parte dei cittadini britannici non avrebbe neppure sentito parlare di questa misura.

Solamente nel Regno Unito: Nessun altro paese al mondo sta cercando di implementare questo genere di strategia. Ciononostante, i politici inglesi sembrano determinati ad attuarla.

Oltre al danno, la beffa: Il dipartimento incaricato di implementare il sistema (responsabile, peraltro, della protezione dei dati nel Regno Unito) ha accidentalmente diffuso le informazioni di contatto di centinaia di giornalisti mentre comunicava la nuova data di implementazione.

(MO)

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